Il Mattino – Lo scudetto non può essere come “un giorno all’improvviso”. Va programmato

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Lo scudetto?  L’atteggiamento di Sarri rispetto alle scelte di mercato è stato chiaro

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A questo destino devono ribellarsi Sarri e gli azzurri anche se il compito è diventato sempre più arduo. Dopo potrà aprirsi la fase delle riflessioni sul ruolo del Napoli perché lo scudetto, per parafrasare un coro del San Paolo, non arriverà mai così, un giorno all’improvviso. La squadra dovrà sempre e comunque accontentarsi del secondo posto? Potrà attrezzarsi con top player (che reclamava già Mazzarri e che sono arrivati soltanto con Benitez: i loro stipendi gravano sul bilancio)? Resterà Sarri al comando della truppa? E, se resterà, quali saranno le strategie nelle sessioni di mercato? Non può funzionare il Napoli in cui De Laurentiis e il direttore sportivo Giuntoli prendono calciatori che il tecnico non fa giocare. Peraltro, quando la squadra è stata campione d’inverno (2016 e 2018), non sono arrivati in gennaio uomini in grado di rafforzare l’organico per tentare di respingere l’assalto della Juve. L’atteggiamento di Sarri rispetto alle scelte di mercato è stato chiaro: nella formazione base vi sono i calciatori che aveva Benitez oltre a Hysaj e Allan, presi nel 2015; per quelli acquistati nelle successive annate soltanto panchina, con le sole eccezioni di Zielinski (primo ricambio) e Mario Rui (titolare dopo l’infortunio di Ghoulam). Questo è un altro interrogativo da sciogliere. Ma più in là. Adesso è soltanto il momento di lottare e vincere. E sperare. Fonte: Il Mattino

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