Avellino-2
Perugia-0
AVELLINO (4-4-2): Lezzerini 6; Pecorini 6,5 Ngawa 7 Migliorini 6,5 Falasco 7,5 (17? st Marchizza 6); Molina 7 (48? st Vajushi sv) De Risio 7 Di Tacchio 7 D’Angelo 7 (9? st Laverone 6); Asencio 6,5; Castaldo 8. A disp.: Casadei, Pozzi, Moretti, Ardemagni, Morero, Morosini, Wilmots. All.: Foscarini 7.
PERUGIA (3-5-2): Leali 5,5; Volta 6 Del Prete 5 Magnani 5,5; Mustacchio 5 (19? st Buonaiuto 5,5) Kouan 5 (6? st Diamanti 5,5) Bianco 5,5 Gustafson 5,5 Germoni 5 (23? st Terrani 6); Cerri 5 Di Carmine 5,5. A disp.: Santopadre, Nocchi, Zanon, Colombatto, Belmonte, Dellafiore. All.: Breda 5.
ARBITRO: Piccinini di Forlì 6,5.
Guardalinee: Intagliata e Formato.
Quarto uomo: De Tullio.
MARCATORI: 26? pt e 12? st Castaldo.
AMMONITI: Kouan (P), Di Carmine (P), Di Tacchio (A), Bianco (P), Lezzerini (A).
NOTE: spettatori 6000 circa, paganti 1673 (incasso non comunicato). Angoli 5-3. Rec.: pt 2?; st 7?.
E’un altro Avellino quello che interrompe la splendida serie utile del Perugia, che aveva contato 7 vittorie nelle ultime 8 gare, tanto da essere la seconda migliore formazione del girone di ritorno dopo l’Empoli. Claudio Foscarini in 5 giorni non poteva fare miracoli ma ha ottenuto le risposte che voleva da una squadra che s’è espressa su ritmi elevati giocando con grinta, determinazione, sana cattiveria, dimostrando quelle doti che l’esonerato Novellino andava da tempo cercando dai suoi giocatori. La cura Foscarini, insomma, come antidepressivo per un Avellino rigenerato più nella testa che nelle gambe, senza stravolgere la squadra, affidandosi sull’esperienza e le caratteristiche dei singoli. Finalmente grintoso e convinto dei propri mezzi, l’Avellino non ha lasciato respirare un Perugia inconcludente e nervoso, incapace di sottrarsi alla furia dei calciatori di casa.
LA GARA. Al 5’ s’è capito che l’Avellino voleva la vittoria: cross di Di Tacchio dalla sinistra verso il centro dell’area per Castaldo di testa ha mandato la palla a timbrare la traversa con Leali ormai battuto. Mattatore della partita, l’attaccante ha sbloccato il risultato al 26’: azione di Falasco sulla sinistra con traversone al centro verso Castaldo che ha spizzato la palla di testa quel quanto necessario per insaccare sul secondo palo, interrompendo il momento positivo della difesa umbra che ha incassato nuovamente un gol dopo 238 minuti. Insaziabile, l’Avellino ha continuato a pressare, senza consentire agli avversari di organizzare una possibile rimonta. Al 43’ D’Angelo, su una corta respinta del portiere, s’è avventato sul pallone per metterlo in rete ma ha trovato Del Prete pronto a respingere sulla linea di porta.
RIPRESA. In apertura di ripresa Breda ha inserito pure Diamanti al fianco dell’accoppiata Cerri-Di Carmine ma alla fine nessuna conclusione nello specchio della porta irpina si conterà nella gara che i biancoverdi hanno chiuso al 12’ st con il raddoppio dello scatenato Castaldo: preziosa palla recuperata da Molina sulla sinistra con preciso cross sul secondo palo dove Del Prete ha rinviato servendo l’opportunista goleador che, seppure sbilanciato, ha spinto la palla in rete facendo esplodere la tifoseria irpina che si stropicciava gli occhi nel vedere un Avellino completamente diverso rispetto a quello che aveva fatto finora dannare il popolo irpino e pure Novellino.