Mai fasciarsi però la testa prima di rompersela, però. La prestazione di Kuolibaly è giustificata. Anche una performance talmente inguardabile ci può stare, ove si consideri che all’usura delle 39 presenze stagionali a ritmi vertiginosi, s’é aggiunto il break-nazionali a sparigliare le carte in tavola. A spezzare quel ritmo fatto d’abitudini (nell’allenamento, alimentazione, etc), disperdendo energie preziose fra Marocco e Francia per le due amichevoli pre-mondiali (90 minuti contro la Bosnia). Ecco spiegato l’arcano, il momento d’impasse: diversamente non potrebbe essere, ed è più che probabile che già oggi pomeriggio Kalidou torni ad essere quello di sempre. Quello dell’ultima strepitosa versione.
Fonte: CdS