Insigne, Immobile e Verratti: quei tre pazzerelli di Zemanlandia

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Il boemo per «punizione»  lanciò Immobile, che segnò il primo dei suoi 28 gol e ovviamente non mollò più quella maglia.

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Più che un campionato da promozione fu la folle corsa di una squadra dal gioco impazzito, ovviamente in senso buono. Fu lo sbocciare fragoroso di un trio di ragazzi che in questi giorni sono tornati ad abbracciarsi a Coverciano, e ogni volta ci scappa un ricordo di quella stagione indimenticabile: 2011-2012. Verratti, Immobile e Insigne: ovvero mescolarsi con una chimica rara nel calcio e poi dirsi addio, uno a Parigi, l’altro a Genova e l’altro ancora a Napoli. Appuntamento successivo: in Nazionale. Ciro e Lorenzo erano il centrosinistra di un tridente da più di 60 gol completato da Sansovini; Marco era il joystick che Zeman smanettava per attivare quella macchina infernale. Lo aveva portato diversi metri più indietro, per raffinare il suo talento acerbo da trequartista, così come aveva fatto con Insigne a Foggia, chiedendogli di allargarsi un po’ verso la corsia mancina.

 

 

Fonte: Gazzetta

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