Italo Palmieri: “Il calcio femminile può essere una priorità, anche per la Giano”

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Sandro CuomoVincitori e sconfitti. Anche in merito alla questione Collana: concessione assegnata alla «Giano» di Ferrara e Cannavaro e non a Regione e Comune in quanto bene pubblico.
«Così non è stato – afferma Sandro Cuomo, olimpionico nonché ct della nazionale di spada e punto di riferimento del Club Schermistico Partenopeo – è stata riconfermata la prima decisione concedendo le chiavi dello stadio alla Giano, alla quale vanno comunque fatte le congratulazioni. Ora noi non abbiamo più armi. Sono stanco. Puntiamo ora a continuare il nostro lavoro curando i giovani che hanno voglia di fare sport sano e competitivo. Dove? Questo ancora non è dato sapere».
Italo PalmieriIl calcio femminile aveva fatto del Collana il proprio punto di riferimento. Dopo tre stagioni nella massima divisione ora da due anni è in serie B ed è costretto a girovagare per fare attività. Italo Palmieri, direttore tecnico della Carpisa Yamamay Napoli femminile, dice: «La priorità è senza dubbio la riapertura dello stadio. Il Collana è troppo importante per il Vomero, per la città e per alcune discipline, come il calcio femminile, anche per la regione. La Figc ha dichiarato pubblicamente, domenica scorsa in televisione a «90° Minuto» con Roberto Fabbricini, di puntare sullo sviluppo del calcio femminile italiano, che probabilmente sarà ai mondiali in programma nel 2019 in Francia. Quindi per la Giano, che oltretutto ha tra i propri soci di maggioranza due campioni del calcio come Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara, dare una possibilità di crescita al calcio femminile campano può essere una priorità».
Mentre Giuseppe Esposito, presidente della Cesport, preferisce non fare commenti, non è dello stesso avviso Federico Calvino, presidente della Nantes Club Master di nuoto: «Il grande rammarico è che con la sentenza di lunedì scorso si cancellano società storiche del nostro territorio. La sentenza è estremamente chiara, non vi è alcun spazio per noi né tantomeno per ulteriori iniziative giudiziarie. Dobbiamo sperare, per il bene di Napoli, che il Collana torni al più presto nella disponibilità degli sportivi e non. L’ultima parola ora passa al Comune, che dovrà approvare i progetti della Giano in rispetto dell’articolo 56 del Piano regolatore, ma speriamo che questo non comporti un ulteriore periodo di chiusura dell’impianto e un ritardo nell’inizio dei lavori».

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Fonte: Il Mattino

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