Un uomo di campo è abituato al lavoro di campo ed a parlare ai suoi ragazzi di schemi, palleggio e manovra. Tutte cose che poi, riviste durante una partita, nella maggior-parte dei casi si definiscono bel calcio. Ma non basta. Non sono le “parole”del campo ad essere giudicate, sono le altre. E questo non può essere piacevole. L’uomo Sarri è offeso. Non deve preoccuparsi del possibile -4 ma dai giudizi morali che si sprecano intorno a lui.
“Io sessista? Ma è uno scherzo?”. Ovvio che non abbia gradito, non cade nella tentazione di sentirsi vittima della sindrome di accerchiamento. Non crede che il mondo ce l’abbia con lui, ma è chiaro che non gli perdonano nulla. Neppure quella che lui considera solo una battuta. «Il clima è questo», borbotta Sarri. «Tanto vengo criticato per tutto ciò che faccio, anche quando scherzo», lo sfogo seccato del tecnico che col suo gioco ha rivoluzionato il calcio italiano. Ed è forse questo che nessuno manda giù. Qualcuno la butta sull’ironia: «Fai una cosa, prossima volta rispondi con un sì, un no o non lo so…».
Fonte: Il Mattino