L’approfondimento – di R.Muni: “Napoli si divide”

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All’indomani della roboante vittoria conquistata in casa del Cagliari, avevamo auspicato due importanti conferme da parte del Napoli, nelle altrettante partite che sarebbero seguite. Purtroppo, nel momento topico del campionato e con la Juve, nuova capolista del campionato, tenuta a galla da arbitraggi piuttosto discutibili (…per usare un eufemismo…), la squadra azzurra è venuta meno, conquistando un solo punto dei sei disponibili. HamsikA Milano, contro la formazione nerazzurra, non abbiamo visto la solita squadra sbarazzina e irriverente che aveva fatto parlare di se riscuotendo tanti complimenti. I Sarri’s boys sono rimasti attanagliati dalla paura di perdere, facendo sbriciolare la corazza costruita, partita dopo partita, con la grande consapevolezza di se stessi. Non sono d’accordo con chi accusa la squadra di narcisismo, piuttosto mi è parso il contrario. La Juve continua a vincere (…ma con l’Udinese non ci meravigliamo…) e, con i tre punti conquistati nel recupero con l’Atalanta, si allontana piazzandosi distante ben quattro lunghezze…un visibilio a dieci giornate dalla fine dei giochi. Con il rospo tutt’altro che ingoiato, la Napoli del pallone si trova divisa in due: gli ottimisti che, armati del motto VIETATO MOLLARE, credono nell’impresa miracolosa ed i pessimisti secondo cui tutto è già andato perduto. Se potessi vederla da spettatore esterno, la diatriba sarebbe interessante poiché sia le tesi dei possibilisti che quelle dei disfattisti hanno una logica convincente. Insigne, Inter-NapoliDa tifoso il discorso cambia del tutto e mai avrei voluto assistere a discussioni del genere. Personalmente, appartengo al gruppo dei pessimisti e non perché lo sia di carattere (…la prudenza e la scaramanzia non sono sinonimo di pessimismo!…), bensì perché c’è un sistema marcio che impone regole diverse dal merito agonistico. Oltre al danno c’è pure la beffa che si consuma in due direzioni: con gli sfottò di chi, in maniera supponente, si sente più forte di quanto sia in realtà (…non parlo dei tifosi che, ovviamente, fanno il loro mestiere ma dell’ambiente bianconero ed i tanti adepti pronti a giurare sulla purezza dell’Agnelli football club…) e con le accuse di coloro che, in maniera superficiale, ci hanno appiccicato addosso l’ennesimo bollino da piagnoni. Tuttavia, è sempre sbagliato generalizzare e la dimostrazione di ciò ce la fornisce Paolo Ziliani, noto giornalista distante da entrambi gli ambienti, napoletano e juventino oltre che dall’Italia, che con molta ironia ha invitato il pubblico dei social ad esprimersi su chi fosse l’artefice della rimonta bianconera, indicando i nomi di quattro arbitri. Pur essendo una magra consolazione, fa senz’altro piacere scoprire che il marcio visto nelle ultime settimane non sia frutto di allucinazioni da tifoso. Come finirà? Ci sarà il contro sorpasso stile campionato 89/90? Ci sarà una nuova Waterloo o fatal Verona che dir si voglia? Francamente non ci credo anche se, mai come questa volta, il mio desiderio di sbagliare è altissimo. Avanti Napoli, Avanti!

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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