Pagelliere, Inter-Napoli: la gita al Pirellone ed i calli di Allan
Reina – 30/40 secondi e stranamente sbaglia un facile, per lui ovviamente, passaggio, servendo un nerazzurro e creando qualche secondo di tensione. (Forse si è emozionato contro la squadra con cui l’anno prossimo si troverà a giocare il derby…Ho pensato, visto che poi sembra aver pure fatto le visite mediche con la sua nuova squadra…) Poi più nulla: nessuna parata, nessuna scimita’, niente, solo piedi, e, in un’occasione, testa. Lui e Handanovic stasera potevano pure organizzarsi diversamente e andare a vedere il Pirellone, tanto sarebbe stato uguale. S.V. o 6
Hysaj -ammetto che vedendo il suo dirimpettaio, quel Perisic che quando è in giornata farebbe vedere i sorci verdi a chiunque, ho avuto timore che il nostro albanese avrebbe fatto una figura da Piddino (appartenente al PD) invece ciò non è avvenuto. Un po’ perché Perisic ha giocato come uno appena dimesso da un reparto di gastrointerologia dopo un paio di clisteri subiti e un po’ perché il nostro si comporta egregiamente, chiudendo e vincendo molti contrasti e duelli.
Dobbiamo pure dire che in attacco è stato inesistente, ma oggi chi non lo è stato? 6
Albiol – si perde Skriniar in occasione del palo dello slovacco saltando con difficoltà come un canguro con problemi di autostima, poi non sbaglia più nulla. Qualche duello perso con Icardi, sempre per via di questa sua abilità nel cangurizzarsi già mostrata, ma tutto sommato non fa niente per meritarsi più di una pernacchia per il fatto del palo. 5.5
Koulibaly – il solito monolite di pietra lavica pre Roma. Sbaglia due tocchi, anche se è lui stesso a rimediare ai suoi errori, e poi nient’altro. Nel senso che non fa passare nient’altro che l’aria e non sono sicuro nemmeno che lo faccia veramente, da come boccheggiano gli avversari quando lo incontrano. 6.5
M. Rui – a lui stasera tocca il compito più difficile, arginare Cancelo, l’unico giocatore dell’Inter che sembra davvero in palla. Per un attimo, come per Hysaj con Perisic, ho temuto che il nerazzurro lo facesse come le melenzane a fungtiello, invece il nostro non demerita, anzi riesce pure a sganciarsi e dare appoggio ai compagni che lo cercano spesso.
Nessuna azione effervescente, ma tutta la squadra sembrava una bottiglia di aranciata sfiatata stasera, e lui non poteva certo fare di più. Incoraggiante prova rispetto alla fiera della sfiga di sabato. 6
Hamsik – non eccezionale ma comunque dignitoso. Qualche errore, qualche lampo, qualche tuono proveniente dal mio animo quando ha tirato a San Siro, zona ippodromo, un pallone col sinistro che una volta avrebbe indirizzato sotto la traversa, e poco altro. Comprese le poche occasioni in cui ho pensato cose irripetibili. 5.5
Allan – il nostro chihuahua d’assalto stasera secondo me aveva i calli. Che poi non so se queste simpatiche bestioline di Satana hanno mai di questi problemi, ma il nostro brasiliano stasera sì. Non si spiega altrimenti il fatto che sbagli così tanti appoggi oppure non riesca a strappare palloni su palloni agli avversari come fa solitamente. In più ci ha fatto innervosire parecchio quando nel primo tempo si è lanciato all’avventura palla al piede scartando avversari, compagni e arbitro, perdendo poi l’attimo per tirare a porta, forse perché avrebbe voluto scartare pure un paio di fotografi. Boh! 5.5
Jorginho – il migliore del centrocampo pur non facendo chissà che partitone. La marcatura stretta, tipo una mutanda taglia 50 su Adinolfi, del primo tempo, gli toglie aria e inventiva, limitandolo parecchio, poi nel secondo, quando si slabbrano gli elastici, eccolo che riesce ad eludere le marcature e si mette a fare il vero Jorginho. Purtroppo non basta per portare i compagni a tirare almeno a porta. Se facessi la media tra il primo e il secondo tempo il risultato sarebbe 6.
Mertens – un paio di magie, qualche fallaccio preso ma anche fatto, ed un tiro in porta. La sua partita è tutta qui, limitata dal buon Skriniar, il miglior giocatore degli avversari. Se non avesse fatto nient’altro, sarebbe stato da 5, ma il suo voto riceve un’impennata significativa e importante, grazie al passaggio/assist, della forma di un babba’ pieno di dolce rhum per Insigne, che forse, non reggendo l’alcool, alza sulla traversa. 5.5
Callejon – abituato a giocare sempre tra le mutande e i pantaloncini dell’ultimo difensore, non riesce mai a trovare lo spazio per il varco giusto. Un po’ perché l’ultimo difensore gioca veramente bene, riuscendo a stringere le natiche per tutti i 90′; un po’ perché lo spagnolo non sembra essere il solito, e un altro po’ perché nessuno si prende la briga di servirlo a dovere. Un 33-33-33- percentuale che raggiunge quasi il 100% di una prestazione mediocre. 5.5
Insigne – TIRA FORTE!!TIRA FORTE!! Urla tutto l’universo azzurro. E lui che fa? Pallonetto sulla traversa cercando il goal del secolo. Incredibile, se solo si pensa che comunque, nonostante questa occasione sciupata, risulta il migliore in campo insieme a Koulibaly, per tutto quello che fa durante la partita, dai passaggi alle azioni offensive, da un goal sfiorato su tiro a giro fino al costante senso di agitazione portato ai difensori interisti. Farò fatica a dimenticare per anni quel pallonetto che sarebbe potuto essere decisivo, ma si merita certamente più della sufficienza. 6 e qualche cosa.
La verità è che ‘sti ragazzi ci avevano abituati troppo bene, ed ora non sappiamo che pensare.
Il sogno continua o è stato accantonato? Questa è la domanda.
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo