Stavolta, da Napoli, è davvero tutto…linea allo studio
“Milano chiama, Napoli risponde”, stavolta trattasi di una di quelle chiamate alle quali, Napoli, sono sicura, avrebbe tranquillamente non risposto. Difficile non sfociare nella retorica e nella fiera delle banalità in casi come questo, quando il lutto ti colpisce e pare quasi doveroso dire che trattavasi di persona per bene. Cosa che in effetti è, senza bisogno di doverla dimostrare. Maestro d’ironia e di giornalismo, Luigi Necco, prestato per caso al mondo del pallone, al 90esimo minuto della Rai e di Paolo Valenti. Cultura, coraggio e competenza, le caratteristiche di un uomo che mancherà alla città, non ad un suo settore specifico, un intellettuale per il quale la definizione di “giornalista sportivo” è veramente troppo stretta. Appassionato di archeologia “un gioco culturale per scoprire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo”, inciampò nel calcio “è stato un incidente, era il mio riposo domenicale, mi consentiva di mettere il naso dove lo mettevano milioni di italiani”, divenne la voce del e dal San Paolo, il racconto delle imprese di Maradona, dei duelli con il Milan di Sacchi e la sempre presente Juventus. Cronista intelligente e gustoso, giocava con la sua napoletanità mettendola al servizio dei telespettatori e dei tifosi, con cui si ricordano i siparietti, era solito coniare espressioni e formule di istantaneo impatto. Immediate ed in uso tutt’oggi. Raffinato, osservatore e critico, verso la città e la sua società, civile ed (in)civile, non ha mai nascosto la testa sotto la sabbia, scegliendo sempre l’inchiesta, la denuncia, il metterci la faccia. Il 29 novembre del 1981 venne gambizzato dalla camorra per aver fatto riferimento ai saluti affettuosi tra l’allora presidente dell’ Avellino calcio, Sibilia ed il boss Raffaele Cutolo. Un altro modo di essere cronista, giornalista, intellettuale, napoletano. Mancherà a chi scrive che ne ricorda con affetto il saluto con la mano, al termine dei servizi televisivi e la voce corposa, densa, riconoscibile. Sì, mancherà e senza timore di retorica. Da Napoli, stavolta, purtroppo, è davvero tutto. Linea allo studio.
a cura di Gabriella Calabrese