«Caro Sarri, mandami affanculo quando vuoi, io mi sentirò libero di fare altrettanto con te, ogni volta che mi sembrerà opportuno. Nel #calcio italiano ci sono colossali problemi di sostanza, ma fanno più scalpore chissà perché quelli di forma. Un bel polverone e via» con questo tweet il giornalista de “La Repubblica”, Marco Azzi, si è schierato dalla parte del tecnico nella controversa querelle con Titti Improta, nota giornalista televisiva di “Canale 21”. Ricordiamo che, nel corso della conferenza stampa post Inter-Napoli, la collega aveva chiesto lumi al tecnico sulla corsa Scudetto: la risposta del toscano la conoscete tutti.
L’episodio è finito sulle homepage dei siti, nelle scalette dei programmi radiofonici e sulle prime pagine dei giornali. Maurizio Sarri è stato accusato di essere sessista, mentre Titti Improta, nell’intervista concessa a “Il Mattino”, ha ammesso di aver accettato le scuse prontamente fatte al termine della press conference. E se qualcuno ha messo in discussione i modi e le espressioni della guida tecnica del Napoli, qualcun altro, come Marco Azzi, appunto, ha manifestato la sua vicinanza al tecnico. Letto tra le righe, sostanzialmente, il tweet del giornalista è un’accusa a chi nasconde i veri problemi del nostro calcio e si impunta su una frase detta.