Il derby dello scatto o del riscatto. Il derby del campanile, delle conferme o delle vendette (sportive s’intende), ma anche della sicurezza. Il derby della pancia della classifica che magari non cambierà comunque le sorti di una stagione anonima per Salernitana e Avellino, ma certamente può dare un impulso nel rush finale del campionato cadetto. Sarà anche il derby delle rispettive panchine. Di fronte Stefano Colantuono e Walter Novellino, due amici-nemici che d’estate si sfidano spesso a tennis (quando non giocano in doppio) e che oggi saranno uno di fronte all’altro in una partita che si preannuncia a scacchi.
Salernitana e Avellino si affrontano all’Arechi davanti a 15mila spettatori. In campo sarà battaglia, sugli spalti sarà spettacolo con coreografie, striscioni e sfottò. Da una parte e dall’altra. All’esterno dello stadio un imponente servizio d’ordine per scongiurare il rischio di contatti tra le tifoserie con tanto di container installati nella zona della curva nord riservata al settore ospiti (i 2mila biglietti riservati alla torcida biancoverde sono stati polverizzati in un batter d’occhi nei primi due giorni di prevendita), 300 agenti per garantire la sicurezza, un elicottero che sorvolerà l’Arechi, la metropolitana chiusa, così come tutte le attività commerciali della zona e molte strade antistanti l’impianto di Via Allende.
Sul derby, però, aleggia anche l’ombra della gara precedente, vinta dai granata grazie ad un gol di Minala al 96′ che ha messo il sigillo (indelebile) ad un’incredibile e storica remuntada, chiudendo il match del Partenio sul 2-3 dopo che i padroni di casa conducevano due a zero ed avevano in tasca i tre punti e l’allora (potenziale) primato in classifica. Quella partita ha segnato tutti. E per buona parte della stagione.
Un girone dopo, Salernitana e Avellino si ritrovano di nuovo faccia a faccia, a campi invertiti, con 34 punti in condominio nella pancia della classifica (sebbene i lupi debbano ancora recuperare il match con il Bari della settimana scorsa). I granata sono reduci dall’importante successo esterno con l’Ascoli al Del Duca che ha restituito fiducia alla truppa di Colantuono. L’Avellino ha strappato un pareggio sul filo di lana alla capolista Empoli grazie al suo capitano D’Angelo che oggi non ci sarà per squalifica. I granata confermano per dieci undicesimi la formazione che ha espugnato Ascoli. Colantuono si affida al 4-3-3 in cui spicca il tridente composto dall’esperienza di Di Roberto e dall’estro di Sprocati sulle fasce, con il redivivo Bocalon al centro. In mediana l’unica novità è il ritorno di Ricci in cabina di regia (ha scontato il turno di squalifica) che prende il posto di Signorelli. Sponda irpina, Novellino ha dato fondo a tutta la sua esperienza in questa delicatissima settimana per preparare al meglio il match. Il tecnico di Montemarano ha isolato la squadra con allenamenti sempre a porte chiuse, si dice certo di strappare punti dall’Arechi e pare abbia pronta una gabbia per Sprocati che all’andata gli diede parecchi grattacapi. Facile immaginare che dietro ci sia molta pretattica. Il modulo dei lupi sarà comunque camaleontico. Un 4-2-3-1 molto duttile in cui gli esterni Molina e Bidaoui saranno gli stantuffi utili a cambiare pelle a seconda delle esigenze.
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