ESCLUSIVA – F. Turrini (all. Giov. Sassuolo): “Zielinski? Ecco cosa manca al polacco per il salto di qualità”
All'interno l'intervista al tecnico dei Giovanissimi del Sassuolo
ESCLUSIVA – F. Turrini (all. Giov. Sassuolo): “Zielinski? Ecco cosa manca al polacco per il salto di qualità”
Dopo la pausa del campionato forzata dopo la morte di Davide Astori, ritorna il campionato e la lotta scudetto Napoli-Juventus entra nel vivo. Un rush finale per le due compagini pieno di insidie ma sicuramente avvincente. Di questo ma anche del momento del Sassuolo e del settore giovanile, ilnapolionline.com ne ha parlato con il tecnico dei Giovanissimi del Sassuolo ed ex Napoli Francesco Turrini.
Ieri eri presente al campo per Sassuolo.Napoli, campionato Primavera 1. Che impressione ti ha fatto la squadra azzurra? “L’undici di Beoni è una compagine molto fisica, che ha ottime individualità e che ti può colpire da un momento all’altro. Il Sassuolo ha giocato una buona gara ed ha vinto una partita importante per la lotta salvezza”.
Nella squadra di mister Tufano gioca l’esterno offensivo classe 2000 Giacomo Raspadori. Quali sono le sue caratteristiche principali? “Intanto è un ragazzo umile, dote da non sottovalutare per un calciatore della sua giovane età. Nonostante che non sia molto alto, è forte fisicamente ed è un giocatore che attacca molto bene la profondità. Mister Iachini lo ha qualche volto fatto allenare con la prima squadra per vederlo all’opera. Ha ampi margini di crescita e deve continuare su questa strada”.
Del Napoli di Beoni ci sono diversi elementi interessanti che si stanno mettendo in mostra. Quale giocatore ti ha impressionato maggiormente? “Parlano molto bene di Gianluca Gaetano e ieri ho visto alcune caratteristiche che mi hanno colpito. Con la sua imprevedibilità mette in apprensione le difese avversarie, senza dimenticare la fisicità. Il ragazzo classe 2000 pur non essendo molto alto riesce a tenere testa ai difensori avversari, insomma ha tutto per andare avanti, deve proseguire su questa strada”.
Un mini bilancio delle altre compagini del settore giovanile del Sassuolo? “Direi un bilancio più che positivo, la Beretti è prima in classifica, mentre gli Allievi non stanno andando come speravamo. In compenso molto bene le squadre Under 15 e 16. Io credo che stiamo rispettando la tabella di marcia stilata dal club per la crescita del vivaio e ci auguriamo di arrivare fino in fondo su più fronti”.
Passando alla prima squadra, secondo te all’undici di Iachini è solo una questione di risultati? “Hai detto la parola giusta, risultati e sono quelli che fanno la differenza. L’arrivo di Iachini sembrava in parte mettere a posto la situazione, ma ora la classifica non è più rassicurante. Domani c’è uno scontro diretto contro la Spal e sarà importante ottenere il bottino pieno per evitare una graduatoria ancora più intricata”.
Hai giocato a Napoli come centrocampista e si parla molto bene di Zielinski. Il paragone con De Bruyne a tuo avviso è eccessivo? “Io credo che il centrocampista polacco gli mancano due aspetti la continuità e l’esperienza, ma con il tempo le acquisirà entrambe. Sul paragone con il calciatore belga dico che non è lontano per caratteristiche, è chiaro che l’elemento del Manchester City ha già un bel bagaglio d’esperienza e credo che l’ex Empoli riuscirà con il tempo a diventare uno dei più forti nel suo ruolo”.
Conosci la piazza partenopea e quindi sai bene gli umori dopo una sconfitta come contro la Roma. A tuo avviso la squadra può giocarsela fino in fondo per lo scudetto? “Essere avanti la Juventus di un punto certo non è semplice reggere l’urto fino alla fine, visto il valore degli avversari, ma ci sta, perciò la squadra di Sarri ha tutto per potersela giocare. Ovviamente i partenopei non possono fare affidamento solo su se stessi ma anche su gli altri, perciò deve augurarsi che l’Atalanta nel recupero possa fermare la compagine di Allegri. Da qui alla fine il Napoli sa che dovrà giocarsela punto a punto con la Juventus ma non potrà permettersi altri passi falsi, perciò sarà un bel duello e mi auguro che alla fine possa spuntarla la squadra azzurra”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco