Reina e Strinic, il Milan riparte dal parametro zero
Sono tornati. Sembravano un simbolo del passato, un fantasma del Milan berlusconiano, un’abitudine superata. Invece, alla fine dell’inverno, rieccoli: i parametri zero. Il Milan ha cominciato così il suo mercato 2018, con due acquisti senza aprire il portafoglio: Strinic e Reina. Niente di più lontano rispetto all’estate 2017, quella degli assegni staccati in sequenza, uno dopo l’altro, anche con cifre importanti.
Il d.s. Mirabelli giovedì sera ha confermato i piani. «Abbiamo avvisato il Napoli. Perché vogliamo sentire l’agente di Reina per vedere se ci possono essere le condizioni per portarlo con noi». In realtà, si può andare oltre: a meno di grosse sorprese, Strinic e Reina saranno al prossimo raduno del Milan.
I «parametri zero», cioè i giocatori presi a fine contratto, senza la necessità di pagare il club proprietario del cartellino, sono stati un must di Adriano Galliani, che ha anticipato una tendenza. Con quella formula, il Milan ha preso giocatori forti e giocatori mediocri, firmato grandi rinforzi e puntato su calciatori a fine corsa. Il Milan in estate non farà un’altra rivoluzione. Spenderà per i suoi acquisti principali ma resterà vigile sui parametri zero. La lista dei giocatori a scadenza con il loro club è lunga – tra loro un vecchio obiettivo come Badelj e un giocatore inarrivabile come Emre Can – ma il più probabile come rinforzo rossonero resta un coreano d’Inghilterra: Ki Sung-Yeung, centrocampista dello Swansea.
La Gazzetta dello Sport