CdS – La rivincita di Insigne contro chi lo scartò

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 La rivincita di Insigne contro chi lo scartò

Quello era semplicemente un “tentativo” di calciatore – si direbbe un “fenomeno” in sedicesimi – però a dodici anni, maledizione, si deve pur avere il diritto di sognare.

«Ma mi dicevano ch’ero troppo basso».

Un metro e sessantatré oggi, secondo le comunicazioni ufficiali: e a quell’età, cos’altro ancora si poteva fare, se non invocare l’Altissimo e chiedergli in comodato d’uso, vita natural durante, qualche centimetro in più?

«Mi svegliavo ogni mattina con la speranza di essere cresciuto…».

E’ volato via il tempo, ragazzo, e ora la statura si misura diversamente: inseguendo le parabole, perdendosi tra i tunnel, disegnando arsenico e (magari) nuovi merletti.

E c’è un Insigne, stavolta, che può andarsene a spasso per San Siro, incurante di ciò ch’è stato, nella naturalezza di una storia tutto sommato comprensibile, insindacabile nelle sue modalità, però avvertita sulla propria pelle, nei sentimenti.

 

«Perché io ero piccolino e ad un certo punto lo dissì anche ai miei genitori: lasciamo perdere». 

Fonte: CdS

 

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