Ne è passata di acqua sotto i ponti, ne è passato di tempo e ne son passati di gol. Domani sera per Marek Hamsik saranno 490 presenze con l’azzurro addosso per un totale di 119 gol. In campionato 109. Merito delle sei stagionali realizzate quest’anno. Un’ altra rete lo porerebbe a 100 in serie A. 102 c’è Vojak e poi in là, Sallustro, primo in assoluto nella classifica dei bomber all time del Napoli.
Niente male, per uno come Hamsik che di mestiere non fa di sicuro l’attaccante, ma la mezzala, il centrocampista, il mediano. Atipico, certo, per le qualità di trovarsi sempre al posto giusto e al momento giusto. E il posto giusto è sempre nei pressi della porta avversaria. Inutile girarci attorno, il senso dell’inserimento di Hamsik è una dote più unica che rara. È su questa sua qualità che si è fondata la sua carriera e la sua continua crescita esponenziale. Si butta dentro con una naturalezza disarmante e si fa trovare sempre pronto quando c’è da raccogliere i palloni vaganti serviti dai compagni. Proprio come accaduto a Cagliari, quando ha finalizzato magistralmente l’azione da videogioco del Napoli in occasione della rete del 3-0.
Il Mattino