Antonio Ottaiano, procuratore dei fratelli Insigne, è stato squalificato per 4 mesi. Squalifica già contestata dallo stesso agente, si attende un secondo grado di giudizio. Sul Corriere del Mezzogiorno si può leggere un chiarimento in merito alla vicenda, in quanto in un primo momento si era parlato di una firma falsa. “Non c’è alcuna firma falsificata, la motivazione adottata per tale provvedimento è: “Violazione di doveri di lealtà, correttezza e trasparenza tra il rappresentante e il rappresentato”. Il provvedimento non contesta assolutamente la validità della procura in scadenza nel 2019, anzi ribadisce il valore legale del rapporto tra Lorenzo e Roberto Insigne e i suoi storici agenti”.
Ma c’è di più, il Corriere del Mezzogirono aggiunge anche che “queste schermaglie rappresentano la continuazione del flirt estivo tra il gruppo Raiola e i fratelli Insigne, l’obiettivo è attaccare anche per vie legali la procura sottoscritta con la Doa Management che ha portato Lorenzo Insigne lo scorso giugno a firmare il contratto con il Napoli che gli consente di guadagnare circa 5 milioni di euro a stagione. Per Roberto fu trovato subito il “vizio contrattuale” mentre per Lorenzo la situazione è più complicata. Solo un atto di una battaglia legale che vivrà di altre puntate fino alla risoluzione definitiva della controversia tra i fratelli Insigne e i suoi procuratori-tutor che li seguono sin da bambini”