Mario Rui ascolta, poi sul gol alla Maradona risponde: “Ma stai bene?”

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E’ riuscito nell’ impresa, Mario Rui. Quella di sostituire uno che ormai veniva ritenuto uno dei più forti esterni sinistri d’Europa e quella di ricavarsi, con merito, un posto. «E adesso, pure se Ghoulam fosse pronto, farebbe fatica a togliere il posto al mio Mario. Perché nessuno fa la fase difensiva come Rui», dice orgoglioso il suo manager, Mario Giuffredi.
Il riscatto, la rivincita. «Era in palla e quando l’ho visto andare a calciare la punizione mi sono detto: se ci va e perché sa che segnerà». Non è cosa di poco conto per uno che non segna praticamente mai: eppure quest’anno è già a due reti, anche se quella con la Lazio è una specie di multiproprietà con Zielinski.
Un gol alla Maradona, col piede sinistro, a girare ed aggirare la barriera dei sardi. «L’ho chiamato e glielo ho detto: hai fatto lo stesso gol di Diego in un Napoli-Juve di tanti anni fa… lui ha ascoltato in silenzio e poi mi fa: ma stai bene?».Mario Rui, Lipsia-Napoli

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Sabato la sfida con la Roma ha un sapore speciale: si ruppe il crociato durante un allenamento a Boston, in pieno luglio. Per uscire dall’incubo ci ha messo più di un anno. Dopo il crac del ginocchio di Ghoulam, «lui era sereno, anche se certi giudizi erano pesanti, offensivi, spropositati e a lui lo hanno colpito. Ci fu persino chi disse che era un mezzo giocatore, per via dell’altezza. Secondo voi è un caso che con Rui in campo di gol, il Napoli, non ne prende più?», sbotta ancora Giuffredi. I due momenti chiave: «La gara col Milan, quando ha capito che era all’altezza del Napoli e poi a Bergamo, quando ha mostrato di essere davvero bravo». Zielinski, Mario Rui -Napoli-Lazio
Una curiosità. Rui non ha la patente. Se alla Roma era Rudiger a fargli da autista, qui a Castel Volturno ci arriva in auto con alla guida Pepe Reina. «Niente, non riesce a prendere la patente», dice divertito. Ieri, senza allenamento, Giuffredi non ha dubbio di come avrà trascorso il tempo libero. «A casa, davanti alla playstation. Renata non sa come smuoverlo dalla tv. Hanno due figli: lui è il terzo, quello piccolo che sta sempre a giocare quando non si allena…». Mario Giuffredi e Mario Rui sono legati da amicizia profonda, fraterna. Anche perché Giuffredi è fatto così: tratta i suoi ragazzi come persone di famiglia. «Ma la vera famiglia è il Napoli: Rui è convinto che il traguardo-scudetto è davvero vicino…».

Il Mattino

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