Mediapro ha il pallino per il calcio italiano

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 Il pallino è il canale del calcio italiano, e non fra tre anni ma subito. A un certo punto Mediapro si siederà al tavolo con le società e cercherà di convincerle a dire sì al progetto, proponendo guadagni maggiori rispetto ai 1.050 milioni già offerti. Cosa succederebbe se la Lega accettasse? Secondo i legali di via Rosellini e di Infront, in base alla Legge Melandri la Lega avrebbe la facoltà di ritirare i diritti dal mercato e fare il canale assieme agli spagnoli senza dover indire una gara pubblica, ma è certo che Sky non la prenderebbe affatto bene. Per ora Mediapro e Sky non si parlano nemmeno per la cessione dei diritti, come da bando. Ma, con gli spagnoli intermediari, una trattativa dovrà esserci per forza. Roures fa la voce grossa: «Il calcio genera alle tv come minimo il doppio di quanto pagano, quindi 2 miliardi. In questi anni è mancata la concorrenza, che noi stimoleremo». Vendendo a più piattaforme possibili, con un occhio agli Ott (Over the top) come Amazon, anche se è più probabile che i diritti del web vadano a Perform, che l’a.d. di Infront Luigi De Siervo ha incontrato ieri a Londra. Gli Ott hanno esigenze diverse dai broadcaster tradizionali e vorrebbero rilevare il prodotto «chiavi in mano». Mediapro è pronta a confezionarlo per loro: il bando le consente di produrre le singole partite (compresi pre e post), o meglio di confezionare con le telecronache il segnale di pertinenza dai club (6 producono direttamente, 14 con Infront). Ma la sfida più grande resta quella: realizzare l’intero film della Serie A.

Factory della Comunicazione

Fonte: Gazzetta

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