Napoli, “affonda-tutti”. Il Cagliari dura solo venti minuti

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Al Napoli, più e prima di ogni altra cosa, serviva togliere coraggio al Cagliari.

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Tempo impiegato: 20’ effettivi, anche se il cronometro ha detto 29’, il minuto dell’1-0 di Callejon.

Il tempo di decifrare il disegno audace di Lopez, trovarci la magagna e iniziare a smontarlo.

E’ successo quando il Cagliari si è sporto dal suo balcone un po’ troppo.

Ha perso equilibrio fra le due fasi anche perché i due esterni hanno smesso di allargare a cinque la linea difensiva.

E dunque, senza un regista di ruolo (non possono esserlo Barella e Padoin, ma neppure Ceppitelli da dietro), è affogato in un mare in burrasca.

Lopez si era speso Joao Pedro, fantasista teorico per il poco tentato fra le linee, ma soprattutto passeggiante.

Scelta fatta per schermare (male) Jorginho, l’unica cosa «morbida» di un Cagliari tosto e compatto.

Ma Lopez aveva anche aggiunto Han a Pavoletti, per non consegnare la sua trequarti al Napoli e a un suo comodo esercizio di palleggio.

Niente è servito ad arginare la furia dilagante del Napoli, che dal primo gol di Callejon non ha avuto pietà. Ben cinque le reti rifilate ai sardi. Che in più di una dichiarazione pre gara avevano messo in guardia gli azzurri.

Fonte: Gazzetta

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