Giovedì sera, nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Lipsia, titolare al centro della mediana, Diawara ha collezionato la gara numero ventitré in maglia azzurra, per un totale di oltre mille minuti che spiegano le tante gare in cui il calciatore è subentrato dopo l’avvio in panchina. Ha disputato una prestazione lineare, distante dalle sorprendenti prove dello scorso anno, e però anche coerente con la giovane età, coi limiti di un ragazzo che sta per diventare uomo. Ha fatto girare la sfera con semplicità, è entrato nell’azione del gol di Zielinski, s’è sentito sicuro al fianco di titolari come Allan, Hamsik, Mertens, Insigne. Una gara da sei in pagella in attesa di nuovi exploit, una prestazione utile per confrontare la crescita attuale con quella futura, una notte europea da vivere al fianco dei compagni per sentirsi sempre parte integrante di una squadra per la quale è fondamentale, al pari degli altri. Alter ego di Jorginho con caratteristiche differenti, più fisico e meno geometrico, in grado di garantire sostanza ed anche qualità in mediana.
Fonte: Il Roma