Le due filosofie del calcio. Napoli-Juve vista da Zaccheroni
Nella sua lunga intervista rilasciata Il Mattino si legge:
Zaccheroni benedice la filosofia dei titolarissimi di Sarri?
«Per fare un tipo di calcio come quello di Sarri è necessario puntare sui titolarissimi. La forza del Napoli sta nell’organizzazione, negli automatismi perfetti ad alta velocità e tutto ciò avviene solo se dai continuità alla stessa squadra, non puoi cambiare quattro-cinque uomini ogni partita. Parlo in base anche a quella che fu la mia esperienza con l’Udinese che giocava a memoria e riuscì ad arrivare terza nel campionato con le sette sorelle».
Diversa la filosofia di Allegri che fa ruotare tutti gli uomini della rosa: lei quale preferisce?
«Allegri è bravissimo a cambiare di volta in volta in base alla partita e alla condizione di forma dei suoi uomini. La Juve capitalizza al meglio le occasioni da gol e le linee di passaggio per arrivare in porta variano in continuazione, c’è grande imprevedibilità. Una filosofia molto efficace che sta portando da anni grandi risultati, io però mi rivedo più in quella del Napoli: mi piace di più l’idea di fare sempre la partita, attaccare gli spazi e il fatto che tutti debbano stare continuamente attaccati allo sviluppo del gioco».
Fonte: Il Mattino