Mezza Italia sta col Napoli, solo le isole feudo Juve
Se questa storia ha un centro è nelle prossime tre righe: per chi tifa l’altra Italia nella corsa scudetto? O, meglio, contro chi? La Juve? Il Napoli? Qui c’è la piccola vita del calcio e del Paese. Perché tifare contro un’altra squadra è l’ingrediente fondamentale per definire completa l’esperienza calcistica del vero tifoso.
Per questo, nel campionato più incerto degli ultimi dieci anni, con due squadre agli antipodi e senza avversari, se non loro stesse, che viaggiano a un ritmo da cento punti, gli altri dodici milioni di tifosi non napoletani o juventini hanno scelto da tempo e in modo netto per chi tifare. Soprattutto, contro chi. In maggioranza, contro la Juve. Perché è la Juve, perché vince scudetti da sei anni di fila, perché il motto della casa “vincere è l’unica cosa che conta” viene declinato in molti modi, a seconda del tifo e dei casi arbitrali. La maggioranza degli interisti e dei milanisti ha scelto il Napoli. Quelli della Roma e della Lazio sono combattuti, ma prevale l’odio sportivo verso i bianconeri. Firenze, basta il nome. Bologna, quarta città d’Italia con il maggior numero di napoletani residenti, è schierata con gli azzurri.
LE ALTRE
La Juve è una grande isola. In Sardegna, dove ci sono sedici Juventus club, quelli per il Napoli sono minoranza. In Sicilia, feudo bianconero, le prestazioni degli azzurri hanno suscitato un seguito inatteso. Molti, nel resto d’Italia, hanno scelto il Napoli perché è l’outsider, il granello nell’ingranaggio, e perché recita questo ruolo giocando in modo quasi sovrumano. Se la Juve sembra procedere senza sforzi, il Napoli sembra giocare al massimo delle sue possibilità. Sembra la lotta tra bene e male, buoni e cattivi, ma non è così. Il giudizio estetico non è al primo posto, e a dire il vero neanche al secondo. Si tifa Napoli soprattutto perché è contro la Juve.
Fonte: CdS