Il punto della situazione – di R. Muni: “Uno spettacolo di rimonta”

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Il nuovo round a distanza, tra Napoli e Juve, per al conquista dello scettro di leader di quello che fu il campionato più bello del mondo, ha visto i Sarri’s boys scendere in campo ancora una volta da secondi in classifica. E, ancora una volta, gli azzurri hanno aggiunto una dose di suspense andando in svantaggio dopo nemmeno tre giri di lancette. Napoli-LazioProprio come nel match di andata, gli azzurri hanno impiegato circa un tempo per venire a capo di una squadra ostica, quale quella di Simone Inzaghi. Analogo al match di andata è anche il risultato finale, 4 a 1 per gli azzurri che hanno guastato la festa a tutti coloro che avevano ipotizzato il sorpasso della Juve e la caduta di Hamsik e compagnia. Tra questi c’era anche Allegri a cui va reso il merito della sincerità, in barba a tanta ipocrisia. In una serata di festa, con gli azzurri che hanno saputo ribadire a tutti la propria forza, spicca la bellezza della rete di Mertens, quella che ha sancito il risultato finale. Un’azione spettacolare tipica del sarrismo, che sublima il gioco del calcio. Così come i quattro minuti consecutivi di possesso palla e fraseggio napoletano, balzati agli occhi perché hanno ritardato un cambio. Le note più liete della serata trionfale del San Paolo arrivano quasi tutte dalla retroguardia, nonostante il gol incassato in avvio di partita. Zielinski, Mario Rui -Napoli-LazioLa prima porta il nome di Mario Rui, la cui crescita, da quando è stato chiamato a sostituire Ghoulam, è stata esponenziale, nonostante un infortunio ed un anno di inattività. A suggellare il definitivo salto di qualità del terzino portoghese è arrivato anche il suo primo gol in maglia azzurra, assegnato ufficialmente a lui nonostante una leggera deviazione di Zielinski. Sul versante opposto c’è Hysaj, autore della migliore prestazione da quando veste la maglia che fu di Bruscolotti. Bene anche Tonelli, schierato da Sarri dopo lunghissimo inutilizzo, in sostituzione di Albiol, acciaccato e prudentemente lasciato a riposo. A ben vedere, si tratta di tre dei quattro difensori che Sarri utilizzava ai tempi dell’Empoli (il quarto era Rugani, oggi alla Juve), con buona pace dei facili giudizi…e pregiudizi. Una menzione speciale merita anche Zielinski, presente nelle azioni degli ultimi due gol partenopei. Il suo ingresso in campo, in sostituzione di Hamsik apparso non al meglio, ha permesso alla sua squadra di cambiare marcia, spaccando la partita, come si dice in gergo. Giusto per la cronaca, anche la mezz’ala polacca è una vecchia conoscenza di Sarri all’Empoli. Probabilmente, quando il tecnico di Figline chiedeva tre anni di tempo per vedere il suo Napoli sullo stile dell’Empoli, si riferiva anche a questo. All’andata, il tecnico dei biancocelesti Inzaghi giustificò la rimonta subita con i cambi forzati in difesa e la carenza di valide alternative. Napoli-LazioIl successo di Sarri e dei suoi boys è stata la rivincita verso il suo giovane collega e verso tutti coloro (…e sono tanti…) che fanno fatica a rendere al Napoli i dovuti meriti. Il successo del saturday night deve essere smaltito velocemente ed il duello in vetta continua, in maniera estenuante poiché la Juve che rimane ad un solo punto di ritardo, sebbene i recenti successi dei bianconeri in trasferta meriterebbero un’analisi approfondita. Tuttavia, occorre fare i conti con la realtà e con i pluricampioni in carica che non mostrano segni di cedimento…almeno stando ai risultati. Guai, quindi, ad abbassare il livello di attenzione e di concentrazione! Come già detto altre volte, stiamo facendo qualcosa di straordinario eppure potrebbe non bastare.

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Chiosa finale ancora sulla squadra bianconera è, in particolare, sull’accesa rivalità con quella azzurra. Il riferimento, questa volta, va agli opinionisti della tivu di casa Juventus che, nel tentativo di difendere Allegri dopo il mezzo passo falso di Champions, hanno tirato in ballo Sarri ed i suoi discorsi circa la relazione tra risultati e fatturato. maurizio-sarri-massimilano-allegri-napoli-juventus_vr7tee54lyjq1bqmaet4ghpvkSecondo questi opinionisti, il tecnico bianconero avrebbe potuto tirare in ballo il fatturato della sua squadra, più basso rispetto a quello degli inglesi, per giustificare la prestazione non proprio brillante. Invece il buon Max, in perfetto stile Juve, non lo ha fatto, al contrario di chi è uscito con gli ucraini (riferito ovviamente a Sarri). In realtà, il fatturato del Tottenham ammonterebbe a circa 350 milioni di ricavi, ben al di sotto degli oltre 400 milioni della Juventus. Se ogni commento sulla gaffe degli opinionisti di fede bianconera è assolutamente inutile, vale la pena dare loro un suggerimento: commentate la vostra squadra del cuore… e basta! Al contrario, sta diventando patologica la vostra ossessione verso la squadra che continua a vincere divertendo e divertendosi, facendo incetta di meritatissimi complimenti, che continua ad inanellare numeri da record e che, con ogni probabilità, con qualche svista arbitrale in meno, viaggerebbe con un vantaggio più sostanzioso al comando della classifica di serie A. Avanti Napoli, Avanti!!!

Riccardo Muni

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