Demme, un Diego del Lipsia: “Mi piace Insigne, ma voglio superare il turno”
Nel centrocampo del Lipsia batte un cuore italiano. È quello di Diego Demme (papà calabrese e mamma tedesca) che a 26 anni è tra i protagonisti della storica cavalcata della squadra delle lattine dalla serie C fino alla Champions. Nel suo garage non spiccano Mercedes o Bmw, ma una italianissima «500» del 1972. La serie A lo ha sempre affascinato, come dimostrano i tanti pomeriggi trascorsi da bambino davanti alla tv in Germania a seguire gol, azioni ed highlights di 90° minuto. Una vera e propria malattia con la quale ha contagiato anche sua madre, che negli anni si è letteralmente innamorata di Fabio Cannavaro. Ora che è cresciuto si è appassionato ai libri di Saviano e alle serie di Gomorra. Tutti motivi in più per rendere ancor più speciale la sua sfida personale contro il Napoli nei sedicesimi di Europa Leauge il 15 e il 22 febbraio.
Come ha preso il sorteggio di Europa League contro il Napoli?
«Sono stato molto contento».
Perché?
«Sarà un match molto speciale per me perché la mia famiglia ha origini italiane e siamo stati anche tifosi del Napoli. Per me si è trattato del miglior sorteggio possibile».
Ma qual c’è un giocatore del Napoli che le piace di più?
«Insigne».
Lei si chiama Diego, come mai?
«Mio padre era un grande fan di Diego Maradona quando giocava nel Napoli e così ha deciso di chiamarmi proprio come quel giocatore che ha segnato un era del calcio».
E suo padre le ha mai parlato di Maradona?
«Mi ha raccontato di quanto fosse magico quel Napoli. Di quanto lui abbia cambiato il gioco di quella squadra e mi ha spiegato il significato dell’impatto di Maradona nel mondo del calcio».
Quindi lei è emozionato di giocare al San Paolo?
«Certamente. Rappresenterà un momento molto speciale per la mia carriera. Ma non mi voglio far influenzare negativamente».
In che senso?
«Voglio vincere e passare il turno, anche se sono consapevole di quanto il Napoli sia una grande squadra».
Ma come è vista Napoli in Germania?
«L’immagine che abbiamo qui è di una bellissima città. Le foto che si trovano online sono un’ottima pubblicità. La prima cosa che ti salta alla vista è l’immagine del Vesuvio e poi pensi subito alla bontà della pizza. Credo che sia una città splendida ed il posto ideale dove trascorrere le vacanze».
Cosa si dice da voi di Maurizio Sarri?
«È un allenatore di successo e ha riportato il Napoli al top della serie A. La sua influenza è evidente nel gioco della squadra. Mi piace molto».
Lei come se la cava con l’Italiano?
«Non troppo male, o quanto meno spero. A volte capita che a casa parliamo in italiano e anche quando vado nel mio ristorante preferito di Lipsia. Sto imparando anche a chattare in italiano».
Qual è il suo idolo calcistico?
«Non ne ho uno un particolare ma da sempre sono un fa di Gattuso. In nazionale, infatti, il ct Low una volta mi ha paragonato a lui ed è stato un vero onore per me».
Lei ha spesso detto di sentirsi un po’ italiano, quindi come ha preso l’eliminazione dal mondiale dell’Italia?
«È stata dura per me. Ma allo stesso tempo ho pensato potesse essere una buona notizia per la Germania che così ha perso una delle più avversarie più temibili nella lotta alla conquista del titolo mondiale».
Le piacerebbe giocare al mondiale?
«Sarebbe un sogno per me ma sono realista».
Fonte: Il Mattino