Non era altissima la difesa del Napoli 1970-71. Però Mario Zurlini, il libero, era 1,83, un parmense simpaticissimo che insegnò il napoletano a Canè. Dino Panzanato, veneziano, che tutti chiamavamo Titta, magro come un’acciuga, da stopper usava tutti i mezzi, leciti e illeciti, per fermare i centravanti. Era alto 1,79. I due terzini, il marchigiano Carlo Ripari (1,72) e il dolcissimo Gigi Pogliana (1,70), erano del tipo palla di gomma, scattanti e forti nell’anticipo. Ottavio Bianchi, mediano di difesa, era un tracagnotto temuto da tutte le mezzali di quel tempo. Di rincalzo giocavano i più svettanti Luciano Monticolo e Giacomo Vianello. Completava quella magnifica difesa azzurra Dino Zoff, che ribattezzammo Nembo Kid. Non prese gol in 18 partite su trenta rimanendo imbattuto nelle prime sei giornate. Quella difesa naufragò una sola volta, impallinata a Torino dalla Juventus (4-1 con reti di Causio, Anastasi, Bettega e Furino). Difficilmente subiva due gol. Due volte li prese dalla Roma: 2-2 all’Olimpico, gol di Del Sol e Liguri; 1-2 al San Paolo, gol di Cappellini e Salvori. In una terza partita, Zoff raccolse due palloni nelle rete: Inter-Napoli 2-1, gol e rigore di Boninsegna, nella famosa gara in cui l’arbitro Gonella stroncò la corsa-scudetto degli azzurri favorendo la squadra milanese che poi vinse il campionato. In altre sette occasioni, quella difesa incassò un gol a partita, una volta per un’autorete di Zurlini contro il Bologna, un gol lo incassò da Riva (1-1 a Cagliari) e, nell’ultima giornata di campionato, Romano Fogli a fine carriera a Catania (33 anni) siglò l’1-0 dei siciliani. Il Napoli, allenato da Beppone Chiappella, mollò nel finale. Gli restò il record della migliore difesa.
Fonte: Il Mattino