I complimenti ripetuti di Sarri sono la prova che il futuro azzurro di Jorginho è sempre più corazzato. In maniera discreta il Napoli ha già affrontato la questione del rinnovo con il regista e De Laurentiis gli ha dato appuntamento a breve per formalizzare le intese già abbozzate. Dopo la conquista della maglia della Nazionale, arriva per lui il momento del prolungamento del contratto. Non c’era fretta, ma meglio giocare di anticipo. L’unico dubbio da sciogliere è la durata del nuovo legame: l’intesa attuale scade nel 2020 (l’ultimo ritocco nel giugno del 2015) e l’idea è quella di rinnovare fino al 2022. Con una eventuale opzione per l’anno successivo. La durata non sembra uno scoglio insormontabile. E infatti non lo sarà.
Jorginho e il suo manager Joao Santos hanno avuto offerte importanti da mezza Europa, da club di prima fascia: il suo gioco unico, il suo piede vellutato, la sua intelligenza tattica hanno incantato le big. Qualche tentazione, ovvio, l’italo-brasiliano l’ha avuta nei mesi passati. Ma alla fine ha deciso di restare al Napoli: per lui pronto un ingaggio da top player azzurro, all’incirca 3 milioni di euro. Più una serie di bonus e prebende di vario tipo. In pratica il doppio dello stipendio di adesso.
Il sì del regista e la sua decisione di non ascoltare le sirene (inglesi, in particolari) lasciano intendere che anche Sarri è pronto a blindare la sua permanenza in azzurro: tra il tecnico di Figline e Jorginho c’è un feeling tecnico speciale. In molti hanno sempre pensato che dovesse Sarri portarsi con sé un pupillo, sceglierebbe proprio «Giorgio». Al suo arrivo a Napoli, Sarri ha scongiurato il suo ritorno all’Hellas Verona. Il ragazzo di Imbituba era ormai considerato un reietto, uno da togliersi dai piedi il prima possibile. La gestione Benitez lo aveva messo ai margini: Rafone lo aveva piazzato nel centrocampo a due, davanti alla difesa a quattro. A correre indietro all’impazzata. L’unica cosa che Jorginho non ha è il fisico: non è colpa sua. È questione di madre natura. Ed è ovvio che in quel ruolo è stata una dannazione. Sarri e Giuntoli lo hanno rigenerato e trasformato in un regista-record: c’è sempre lui in prima fila nelle classifiche dei chilometri percorsi, dei passaggi e degli assist. È l’uomo chiave del Napoli dei titolarissimi in campionato, con le uniche pause che gli vengono concesse nelle notti d’Europa.
Insomma, il rinnovo imminente di Jorginho è un segnale sulla strada del rinnovo di Sarri. Adesso vanno definiti i dettagli e saranno necessari almeno un altro paio di incontri per chiudere la pratica. Il percorso è ormai in discesa e ciò giustifica l’ottimismo delle parti. Del resto il rapporto con il giocatore e il suo rappresentante è sempre stato limpido.
Il Napoli intende dargli il massimo, contando sul suo grande potenziale a lungo termine. Sull’altro versante questa disponibilità viene apprezzata. Anche per questo motivo Jorginho in questi mesi non ha mai dato adito alle ricorrenti notizie di mercato sul suo conto. Lui è sempre rimasto tranquillo al suo posto, concentrato a dare il massimo per il Napoli.
Prima o poi gli uomini i pretendenti di Premier League torneranno alla carica. Ed è giusto che allora il Napoli si cauteli e lo fa usando al meglio le sue armi a disposizione. L’imminente prolungamento è la riprova che l’italo-brasiliano ha vissuto questi suoi anni con Sarri come se fosse una specie di Principe Azzurro.
Fonte: Il mattino