Il prossimo passo del Var piacerà agli allenatori

Chiedono che per il futuro di poter chiamare il Var

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All’incontro indetto, con poco preavviso, ieri mattina a Milano dalla Lega e dall’Aia si sono presentati 16 allenatori di Serie A, 2 vice, 1 collaboratore e 1 team manager. Una platea così non si vedeva da diversi anni. La Lega e i vertici arbitrali si sono trovati concordi sulla necessità di organizzazione un incontro che avesse come tema lo «stato di attuazione del Var». Motivo? Il nervosismo sempre maggiore che un numero crescente di tecnici nutriva nei confronti della tecnologia e delle situazioni non chiare. Meglio dunque fare chiarezza sugli episodi controversi o non interpretati in modo giusto, ma anche ascoltare consigli e rimostranze. Allegri, Spalletti, Inzaghi, Giampaolo, Gattuso, Gasperini, Pioli, Ballardini, Pecchia, Oddo, Donadoni, Lopez, Maran, De Zerbi, Semplici e Iachini hanno risposto presenti saltando l’allenamento o accorciandosi le vacanze. Assenti Sarri (al suo posto il match analyst Bonomi), Di Francesco (sostituito dal team manager De Sanctis), Mazzarri (rimpiazzato dal vice Frustalupi) e Zenga (presente il suo secondo, Carbone). Non sono mancati neppure il commissario della A Tavecchio e dirigenti di primo livello come Marotta, Fassone, Marino, Petrachi, Perinetti e Fusco. Tutti hanno ascoltato e dato il loro contributo chiedendo in futuro di poter chiamare il Var. Sarà questa la prossima frontiera.  

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Fonte: CdS

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