Federico Casotti, direttore di “Goal.com”, ha parlato degli obiettivi di mercato del Napoli nel corso della terza puntata di N Factor. Ecco quanto dichiarato:
«Napoli sui giovani stranieri? E’ una strategia interessante, ha senso allargare il mercato non solo all’Italia ma anche all’estero, tenuto conto che il Napoli, a parte Insigne, ha faticato a portare giovani del proprio settore giovanile in prima squadra. La traccia lasciata da Rafa Benitez è stata molto importante perchè i vari Reina, Koulibaly, Callejon e Mertens sono arrivati grazie a lui. Chi tra Perin, Leno o Rulli per la porta? Sono portieri molto diversi tra loro. Leno è quello con maggior esperienza internazionale, è abituato a giocare le Coppe. Sarebbe un investimento economico massiccio ma andrebbe nel solco tracciato da Reina. Rulli non mi è sembrato sicurissimo in questi mesi, non so quanto possa essere un portiere in grado di meritare un investimento consistente. Perin è la classica scelta italiana, credo che sia sempre giusto tenerlo in considerazione perchè costa meno e può essere più pronto per la realtà italiana. Perin è consapevole di essere nell’anno buono per spiccare il volo e garantirebbe un orizzonte temporale importante. Dobbiamo aspettarci un Mister X per la difesa? E’ difficile a gennaio quando il club che vende sa che chi acquista ha un bisogno estremo di farlo. Del rientro di Vrsaljko in Italia si parla, praticamente, dal giorno dopo che ha lasciato il Sassuolo. E’ una voce molto frequente a cui dover dare il giusto peso. E’ il primo nome, anche di comodo, per riempire i titoli dei giornali. Anche perchè Simeone, negli ultimi mesi, gli sta dando più fiducia rispetto al passato. Grimaldo è uno nome d’impatto, perchè comunque arriva dal Benfica. Il problema è che dalle portoghesi peschi bene ma paghi tanto. Prenderlo significherebbero, però, mettere in discussione la permanenza di Ghoulam. Vrsaljko, invece, non sconvolgerebbe le gerarchie. Chi è Machach? Si è svincolato in anticipo dall’inizio della sessione di mercato invernale, è un giocatore giovane, un classe 1996. E’ un calciatore estremamente duttile: può giocare sia da regista che da mezz’ala, è un calciatore estremamente duttile. Ci si dovrà lavorare mentalmente, ma il ragazzo è consapevole di avere una grossa occasione davanti. Younes alter ego di Insigne? Tecnicamente direi di sì. E’ già entrato nel giro della nazionale tedesca e anche per lui vale il discorso fatto per Perin: è atteso, quest’anno, al salto di qualità. E’ chiaro che Insigne la differenza la faccia anche con quel senso di appartenenza che in un nuovo acquisto è tutto da costruire. Lo vedo molto bene nel gioco di Sarri e sarebbe un innesto eccellente».