Sarri: intervallo pericoloso “2 febbraio 31 maggio”
La postilla nel contratto di Sarri ha una validità limitata, nel senso che sarà esercitabile dal 2 febbraio fino al 31 maggio e romperà il contratto solo a partire dal 1 luglio 2018. Situazione pericolosa, che De Laurentiis vuole evitare. Nel senso che Sarri ha molti estimatori, che probabilmente non si farebbero problemi a sborsare la cifra, anche se “pagare” un allenatore è una prassi indigesta nel mondo del calcio, che solitamente le società non accettano di fare. Ma meglio evitare brutte sorprese, anche perché Sarri piace a tantissimi e sarebbe stato sondato da club prestigiosi, come il Paris Saint Germain, il Chelsea e in Italia anche il Milan dei cinesi. La clausola di Sarri, a differenza di quella dei calciatori, vale anche per l’Italia. Per questo motivo la volontà di De Laurentiis è di blindare ancora Sarri. Per prima cosa accontentare il tecnico, che guadagna circa due milioni di euro, ma gradirebbe vedere salire il suo stipendio, magari ai livelli del suo predecessore Benitez, che incassava circa 3,5 milioni l’anno. Però il presidente chiede di cancellare la clausola rescissoria, o al limite fissarla a una cifra molto alta, in grado di scoraggiare eventuali acquirenti. Primi approcci, che creano comunque un discorso sul futuro che è importante. Per qualcuno Sarri è già lontano dal Napoli: molti, non si sa in base a cosa, sono certi che il tecnico andrà via a fine stagione. Forse proprio grazie alla clausola, che rappresenta una via d’uscita. Proprio questo De Laurentiis vuole evitare, provando a rifare il contratto dell’allenatore mettendo al riparo il Napoli da addii pericolosi e assai sgraditi.
Fonte: Il Roma