Il 5 gennaio a Siena si è spento Antonio Valentin Angelillo. Attaccante italo-argentino, portato in Italia dall’Inter di Angelo Moratti, dopo le avvenuture in Argentina al Racing e al Boca. In nerazurro Angelillo segna 77 gol in 127 presenze, prima di passare alla Roma. In giallorosso passa 4 stagioni, dove Valentin fa molto bene. Vince la Coppa delle Fiere e la prima Coppa Italia della storia giallorossa. Lo prende il Milan, due volte, in mezzo c’è il Lecco. Poi va al Genoa, in B, e chiude all’Angelana dove comincia la carriera di allenatore. Un percorso meno esaltante con tante tappe in provincia (fa molto bene ad Arezzo, dove sceglie di vivere) e la soddisfazione di un torneo in serie A con l’Avellino dove ha in squadra fra gli altri giovani destinati a esplodere come Nando De Napoli (Napoli), Angelo Alessio (Juve) e Angelo Colombo (Milan), più il tandem offensivo sudamericano Diaz-Barbadillo. Si toglierà lo sfizio di infliggere l’unico stop esterno al Verona campione d’Italia. Massimo Moratti lo richiama all’Inter come osservatore di fiducia. L’ultimo incarico nel calcio prima della malattia che ce lo ha portato via.
Fon te: GdS