Napoli-Verona 2-0, i voti sono una cosa seria, ma si può anche sorridere…
Reina – se non ci fosse stata quella parata effettuata con i glutei, la parte del corpo dello spagnolo per cui mia moglie prova una divina venerazione, e che, dopo l’intervento su tiro di Pazzini anch’io inizio ad ammirare…dicevo, se non ci fosse stata quell’occasione la sua partita sarebbe stata meritevole di uno splendido SV. Invece gli do’ un più che sufficiente, malgrado mia moglie insista per un 9. 6.5
Hysaj – buona prova. Addirittura, galvanizzato dalla quasi inoffensivita’ del Verona sulla sua fascia di competenza, prende il coraggio a due mani e con sprezzo dei potenziali pernacchi a cui potrebbe andare incontro, si avventura in due azioni finite con due tiri dalla distanza. Il pubblico presente apprezza il suo ardire e non emette suoni volgari, malgrado le sue conclusioni lo meriterebbero. Io non posso dire di avere apprezzato più di tanto, però ammiro il coraggio. 6
M.Rui – il buon Marettiello mi ha sorpreso. I cross che potrebbero diventare pericolosi latitano ancora, ma il giovane s’impegna diventando uno dei più presenti nelle azioni offensive. Qualcosa sbaglia è vero, ma sono peccati veniali.
Stupendo il suo tocco di spalla di prima intenzione a servire un compagno, che lascia intravedere una tecnica veramente importante, di gran lunga superiore a quella paventata finora, che ricordiamo, sembrava più quella di un Aronica in giornata no. Sta crescendo. 6.5
Albiol – partita di sostanza e sacrificio. Sostanza per l’efficacia delle sue chiusure non sempre elegantissime. Sacrificio soprattutto però, per il mio stesso spirito da combattente a tavola la domenica(e nei giorni festivi), espresso in campo nel primo tempo, quando, infortunato, non ha voluto abbandonare la barca. Stoico pure quando, nonostante sia dotato della mia stessa velocità, si è lanciato all’inseguimento di un Pazzini furioso conscio che non l’avrebbe mai raggiunto. 6.5
Koulibaly – il migliore in campo. Oggi, alla solita rocciosa prestazione difensiva ormai puntuale come il rincaro annuale della tangenziale, aggiunge il goal della svolta. Saltando in tutti i suoi centimetri di altezza, spaventa terrorizzando difensori e portiere avversario che si inchinano remissivi, davanti alla sua divinità, lasciandolo colpire. Questo è un modo di dire la cosa. Per altri invece è fallo del senegalese su difensore, portiere, guardalinee e due raccattapalle. Cambia poco ai fini del risultato: goal del’1-0 con baci e abbracci per Kalidou. 7.5
Jorginho – non male la sua prestazione. Passaggi precisi, lanci così e così, un paio di recuperi e, visto che il suo procuratore in settimana lo ha spronato a tirare più in porta, ecco un tiro esploso dal limite che sorprende tutti per l’educazione. Me compreso che, onestamente, da quando è qui non gli ha mai visto fare una cosa del genere. Anzi. Purtroppo per lui, anche Nicolas ha sentito le dichiarazioni e, a differenza nostra, non si fa sorprendere. Quando avrà intenzione di ritirare in porta gli consiglio di non farlo sbandierare per radio al suo procuratore, perché già per il brasiliano indovinare la porta è difficile, se poi perde pure l’effetto sorpresa… 6.5
Allan – si diverte, un po’ cinicamente, a far credere agli avversari che siano in grado di superarlo in dribbling, per poi far fare una bella figura fecale a chi ci prova, riuscendo a strappare palla con una caparbia testardaggine che ho visto raramente in un essere vivente.Mia moglie e chihuahua esclusi. Con questa sua foga si merita, come già da diverse settimane, sia i complimenti di tutti i tifosi, che le jastemme di buona parte degli avversari. 6.5
Hamsik – lo striscione esposto in curva a rendergli omaggio e magnificarlo, sembra gasarlo per un po’, facendolo giocare davvero bene per tutto il primo tempo. Nel secondo invece inizia a sbagliare qualche appoggio di troppo, come se l’effetto striscione svanisca lentamente dopo una copiosa sudata, come quello delle supposte di tachipirina. Regge alternando buone cose ad altre meritevoli di sonore pernacchie finché non viene sostituito. Un buon voto se lo merita però. 6.5
Mertens – ci sono momenti nella vita in cui ti riesce tutto: monti i mobili dell’Ikea senza far avanzare nemmeno un perno, fai goal dalla linea laterale, trovi parcheggio in centro al primo giro, fai assist no-look, indovini tre squadre in una bolletta…momenti fortunati, insomma. Ed altri invece, come questo che sta passando Dries, in cui sei impossessato dallo spirito del ragionier Fantozzi Ugo con annessa nuvoletta. Perché penso si tratti solo di questo. Il ragazzo si impegna, corre, pressa, tenta le giocate ma poi…il palo, la palla che rimbalza male, un goal annullato, un pallone toccato male, un cross sbilenco di Hysaj…sembra girargli tutto storto. Coraggio Dries, passerà! Lo spero… 6
Insigne – la sua prestazione, nonostante sia più che sufficiente, risente, nel giudizio, del tiro a botta sicura che, come un novello Michu, per cui ancora a distanza di anni provo un risentito rancore(e penso di non essere il solo…) spara sopra la copertura della curva nel primo tempo Eppure è sempre nel vivo del gioco rendendosi più volte pericoloso, colpendo un palo clamoroso, e fornendo il solito assist sul secondo palo al fido Callejon. Dovrei essere più buono nel giudizio perché abbiamo vinto e lui non ha giocato male, ma io sono così, le cose che mi fanno intossicare, me le lego al dito(al fegato, sarebbe più giusto dire…), per cui non gli do’ più di 6.5
Callejon – una punizione alla Diego, un tiro alla Del Piero(o tra un paio d’anni alla Insigne…), il colpo di testa alla Klinsmann, una mazzata alla Roberto Carlos…il calcio è pieno di questi cliché. Tra un po’, sono certo, si coniera’ qualcosa del genere pure per il nostro spagnolo. Io propongo un goal a mutanda alla Callejon. Dove lo slip è proprio quello del difensore in cui è solito passare José Maria con il suo movimento furtivo dietro le terga dell’avversario per trovarsi poi, proprio davanti al portiere sul secondo palo.
Certo, dobbiamo pure dire che senza l’ausilio del passaggio di un illuminato Insigne il suo movimento sarebbe inutile come un libro a casa Cassano, ma resta comunque la rete a mutanda dello spagnolo. Goal che chiude la partita e fa dell’amato 7 uno dei migliori in campo anche per tutta la prestazione offerta oggi. 7
Sembrava stregata, una di quelle partite che pareggi immeritatamente, lasciandoti con l’amaro in bocca e un bruciore diffuso al basso ventre. Invece stavolta è andata bene, anche se, pur ritenendola fondamentale, non sopporto quando devo attendere il responso della VAR per poter esultare. La Befana ci ha portato tanti bei dolci e tre punti. Che dire, Viva la Befana!
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo