La mostra del Napoli al Mann ha emozionato De Laurentiis che va già oltre e pensa al museo degli azzurri da realizzare nel nuovo stadio.
E il presidente ha annunciato di voler costruire lui il nuovo stadio da qualche altra parte, fuori città. «Ho capito che i terreni devo cercarli io e li abbiamo anche trovati. Ma bisogna fare delle verifiche perché non posso portare i nostri atleti in un posto che non sia perfetto sotto tutti gli aspetti. Può darsi anche che questo posto sia a sette chilometri da Napoli, pazienza: se riesco ad arrivarci in 15 minuti con il ferro o l’autostrada è meglio, visto che muoversi per Napoli è difficile. E poi mi sono anche stancato: dal 2007 devo avere sette milioni di euro dal Comune. Con questi soldi pensate quanti giovani del vivaio avrei potuto tirare fuori?», ha detto De Laurentiis nella conferenza stampa alla quale ha preso parte insieme al direttore del Mann, Paolo Giulierini, e all’head of operation del Napoli, Alessandro Formisano.
Nella mostra c’è spazio per i trofei del passato, lo sguardo è al futuro e la speranza dei tifosi è di aggiungerne altri. «Scudetto o Champions? Non rinuncio a nulla, la cosa più bella è sognare», ha sottolineato De Laurentiis che ha indicato nelle variabili del ciuccio (il simbolo del club azzurro) il cimelio che lo ha emozionato di più. Poi un bilancio su quello che è stato il cammino del Napoli durante la sua gestione. «Riguardando le immagini ricordavo Quagliarella, Lavezzi, Cavani, Higuain, Mertens, Insigne e direi che in dieci anni di storia ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo scudetto, chiedo scusa, ma non gioco e vorrei farlo segnando tanti gol. Scusatemi tifosi se non sempre riesco a farvi felici, ma ci provo. Voi siete il mio unico gol», ha detto il presidente azzurro che ha fatto il punto sul mercato alla vigilia delle operazioni di gennaio. «A quelli che dicono di comprare, rispondo che non compro per farli stare in panchina. Con il recupero di Milik e Ghoulam e l’entrata di Inglese bisogna stare molto attenti. Vedete quanto sta crescendo Mario Rui, o Ounas che piace molto al tecnico, ma poi se uno è più pronto è giusto che venga scelto. Se però Ounas giocasse dall’inizio non credete che possa crescere ancora di più con un maestro come Sarri?», ha spiegato De Laurentiis. «Basta con il solito caccia e sorde, ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a farlo, ma con intelligenza. Voglio vedere come cambierà questo calcio con le nuove forze mondiali e dobbiamo avere i bilanci in ordine. Comprare è un gioco da ragazzi, combinare i fattori produttivi è una cosa ben diversa».
Fonte: Il Mattino