Eccolo Christian Maggio, l’inossidabile, con la fascia di capitano (Hamsik in panchina), è il vecio del gruppo e gioca la sua partita ad altissima fedeltà in una serata di gelo e cuore caldo. In questo Napoli-Udinese di Coppa Italia festeggia la trecentesima maglia azzurra. È un piacere vederlo sempre pronto, sempre disponibile, sempre sereno. Un giocatore vecchio stile. Felice di giocare a Napoli, legato alla città e alla maglia azzurra, irriducibile in campo. Christian Maggio, 35 anni, dieci di fedeltà azzurra, sempre dando il massimo delle sue possibilità. Da tre campionati ha ceduto il posto di titolare a Hysaj di dodici anni più giovane. Sesto nelle presenze totali azzurre, secondo per presenze nelle competizioni europee. Arrivò al Napoli che aveva 26 anni nel 2008 dopo l’ultima splendida stagione nella Sampdoria (con Mazzarri) entrando nel giro della Nazionale con Marcello Lippi (34 presenze dal 2008 al 2014). La gentilezza, i modi educati, la partecipazione discreta ma appassionata alla vita di spogliatoio fanno di Christian Maggio un ragazzo di altri tempi. Di recente, all’aeroporto di Capodichino, ha ceduto il posto a una donna con un bambino in braccio concedendosi al selfie inevitabile di lei, Teresa Di Marco di Poggiomarino. Due figli, Matteo di 5 anni e Matilda di tre mesi, nati a Napoli, e la bellissima storia d’amore con Valeria Mettifogo, architetto, laureatasi a Firenze, lui e lei di Montecchio Maggiore, un paese della pianura vicentina. Christian ha un solo tatuaggio, sul collo, con le iniziali V e C dei loro nomi. Ventitre reti col Napoli (20 in campionato) con l’indimenticabile prodezza del gol alla Van Basten a Livorno, nel suo primo campionato azzurro. Signori, solo applausi per Christian maggio!
da Il Mattino, Mimmo Carratelli