I segreti del Torino di Mihajlovic: 4-3-3 e aggressività

Focus sul prossimo avversario del Napoli

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Il Torino di Sinisa Mihajlovic è compagine alquanto ostica, specialista nel “costringere” le big al campionato, vedi Milan e Inter. Tra i pali c’è l’ex portiere del Paris Saint Germain, Salvatore Sirigu, elemento di valore che dà sicurezza al reparto arretrato. Accanto a N’Koulou c’è l’esperto Burdisso, mentre sulle fasce agiscono terzini fisici e di spinta come De Silvestri e Ansaldi. In mezzo al campo dovrebbe essere Valdifiori a disegnare le geometri, con Obi o Rincon impegnati in fase di interdizione e Baselli a garantire inserimenti. Due terzi del tridente saranno costituiti, verosimilmente, dal centravanti Andrea Belotti e dall’ala destra Iago Falque. Sul versante mancino resta il dubbio tra Ljajic e Berenguer. L’ex calciatore di Fiorentina, Inter e Roma ha grandi qualità tecniche ed è portato, per caratteristiche, a convergere verso il centro mentre il vecchio pallino di Giuntoli è un’ala pura. Aggressività, pressing in avanti e fisicità: il Toro sfida il Napoli così.

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