Il Mattino – M. Mirasi (prim. Cardarelli): “Higuain? Farlo giocare sarebbe una sciocchezza”
«Higuain in campo al San Paolo? Sarebbe una sciocchezza». Netta la posizione del professor Mario Misasi, primario di ortopedia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Professore, ci sono margini per un recupero lampo del Pipita? «A me sembrano molto pochi, dopo un intervento del genere rischiare in uno sport di contatto come il calcio sarebbe troppo pericoloso. Il pieno uso dell’arto superiore è importante per l’equilibrio ma anche per parare una caduta. Higuain giocherebbe con la paura di farsi male, avrebbe un movimento del corpo limitato. Insomma sarebbe al 60% delle proprie condizioni».
Il dg della Juve Marotta ha detto che ce la farà al 50% perché la chirurgia fa miracoli «Ovviamente io non visto gli esami della frattura alla mano e non ho partecipato all’intervento chirurgico. Da lontano tuttavia penso che sarebbe da folli rischiare. Una recidiva sarebbe molto più grave, aumentando esponenzialmente i tempi di recupero. Non so come i miei colleghi siano intervenuti ma credo, anche per il tempo dell’operazione (45 minuti), che nell’osteosintesi abbiano utilizzato una placca di metallo e dalle 4 alle 6 viti, facendo anche un taglio. Essendo il dito medio interessato dalla frattura avrà negli altri due raggi, secondo e quarto, una stecca naturale, ma comunque per la stabilità assoluta servono biologicamente 4 settimane, come accade per ogni osso dell’uomo, perché si rigeneri e si calcifichi la rottura. Nessuno si prenderebbe un rischio del genere nel dare l’idoneità per farlo giocare, almeno per le notizie che ho io».
Si parla di un bendaggio tale da consentire a Higuain di scendere in campo «Dovrebbe comunque essere un bendaggio sempre morbido, negli sport di contatto non è possibile indossare tutori armati in metallo. E, paradossalmente, se non l’avessero operato avrebbe avuto più chance di giocare con un bendaggio. Diverso è stato il caso di Valentino Rossi: il motociclista ha gareggiato al 90% delle proprie possibilità anche perché aveva una sintesi endomidollare che gli ha consentito l’utilizzo dell’arto inferiore, in uno sport comunque non di contatto».
Da Torino sembrano molto più ottimisti, come se lo spiega? «Ci sono mille elementi che mi fanno pensare che stiamo assistendo a un gioco psicologico, probabilmente pensano di convocarlo per innervosire i tifosi del Napoli. Purtroppo, tenendo anche io al Napoli, sappiamo bene quanto pericoloso sia Higuain…».
Il calciatore spinge per il recupero anche per non mancare ad una gara così importante «Probabile, ma chiunque avrebbe paura a farsi di nuovo male quattro giorni dopo l’intervento. Se si considerano anche i fischi del San Paolo giocherebbe in una condizione psicologica tutt’altro che ideale. Ecco perché penso che schierarlo mi sembra proprio una sciocchezza».
La Redazione