Kalidou Koulibaly, testimonial a Milan al forum Uefa “Equal Game”, ha parlato dal Liceo Agnesi di Milano. “Contro la Lazio chiedesti la sospensione della partita? “Si, chiesi di fermare la partita ed hanno deciso cosi. C’erano degli urli che mi davano fastidio. Era difficile finire la partita ma dopo hanno smesso, è stato molto importante per me”.
I tifosi vennero la gara successiva con delle maschere… “Fu emozionante, vedere uno stadio di 60 mila persone cosi, quando ho visto tutti i napoletani che mi incoraggiavano. Erano tutti con me, è un ricordo che non dimenticherò mai”.
Bisogna chiedere aiuto. “Da soli è molto difficile, ma con l’aiuto di qualsiasi persone. C’erano anche giocatori della Lazio che erano con me, e che erano soltanto due-tre stupidi. Lavoriamo tutti per combattere la discriminazione, mano mano andiamo avanti. Si nota di meno rispetto a quando sono arrivato, questo mi fa piacere”.
Sentire quei cretini che ti insultano senza sapere della schiavitù. “In Africa purtroppo c’è ancora, come abbiamo visto in Libia, ci dispiace molti. Spero che si possa risolvere a breve, dispiace vedere trattati gli umani cosi. Spero che con l’aiuto di tutti si possa risolvere”.