ESCLUSIVA – A. Paolino (tel. tifoso Juve): “Napoli-Juventus? Ecco un ricordo bello e uno amaro. Per venerdì ho una speranza”

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ESCLUSIVA – A. Paolino (tel. tifoso Juve): “Napoli-Juventus? Ecco un ricordo bello e uno amaro. Per venerdì ho una speranza”

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Il campionato di serie A sta per entrare nel vivo e venerdì sera si giocherà la sfida del San Paolo Napoli-Juventus per una gara da brividi. Match spettacolare che appassionerà milioni di tifosi in tutto il mondo. Ilnapolionline.com ha intervistato il telecronista-tifoso dei bianconeri Antonio Paolino sulla gara e sulla sua passione per il calcio.

Che mestiere facevi prima di diventare telecronista-tifoso? “Nel mio piccolo nasco come un “piccolo” Fiorellino, ero animatore.  Ho fatto l’istruttore sportivo, educatore nei villaggi e nelle colonie. Un tempo mi sono divertito e al tempo stesso ho fatto divertire le persone che ho incrostato nella mia vita girando per tutta l’Italia”.

Come nasce la tua passione per la telecronaca del tifoso, nel tuo caso per i colori bianconeri della Juventus? “Nasce sicuramente per passione che ognuno di noi ha sin da quando si è bambini e poi ovviamente c’è anche un pizzico di fortuna per diventare telecronista. Nel mio caso sin da quando ero piccolino facevo i commenti delle partite della Juventus. Io  penso di raccontare come fanno tutti i bimbi e poi ho perseguito la strada del telecronista tifoso, che si è trasformata da passione ad una vera e propria professione”.

Con i tuoi colleghi telecronisti-tifosi, spesso vi sentite, oppure succede solo nelle sfide di campionato? “Tra di noi si è creato un bel clima, c’è sicuramente un ottimo rapporto con i vari colleghi. La professione ti porta ad incrociarti i giorni prima delle partite, anzi in alcuni casi la gara la senti in maniera eccessiva. In linea di massima però  c’è il giusto sfottò, anzi questo aspetto dovrebbe essere la routine di noi tifosi, appassionati di questo sport che poi ci porta ai commenti post gara durante la settimana”.

Siamo nel bel mezzo della sfida di campionato Napoli-Juventus. Un ricordo piacevole di questa sfida ed uno che vorresti dimenticare. “Uno che vorrei cancellare è quella dell’era Maifredi e fu una sfida di Supercoppa Italiana. In quella partita giocava ancora Maradona che era ovviamente la stella del calcio mondiale. Ricordo che mi fu garantito che il mister aveva a Torino lo champagne da stappare ed invece in quell’occasione a festeggiare eravate stati voi. Quel 5-1 ancora me lo ricordo molto bene e in quella circostanza dissi che nel calcio non contavano gli schemi ma gli uomini per vincere le partite. Uno invece positivo, dal passato fino ai giorni nostri quando effettuammo il sorpasso nei vostri confronti con la rete di Zaza e in quella circostanza gridai “Dove sta Zazà”. Lui è un calciatore particolare, un po’ anarchico, ma ha la grinta degli uomini del Sud, come lo sono io perciò lo dico con il massimo del rispetto. Credo che Zaza debba giocare in maniera libera e senza chiuderli in schemi particolari”.

Ieri sera al “Gran Galà del calcio” a Milano Dybala ha detto che per giocarsela con il Napoli non leverebbe nessuno. Anche tu la pensi alla stessa maniera? “Fare un nome specifico sarebbe troppo semplice, dico semplicemente che se dovesse mancare uno del Napoli, salterebbe lo schema di Sarri. In questo momento gli azzurri meritano la posizione in classifica e soprattutto gli sforzi che lo hanno portato in cima al campionato. Io personalmente lo vorrei incontrare nelle migliori condizioni possibili, certo se dovesse non esserci uno dei titolari che ha in mente il vostro allenatore, sicuramente sareste più deboli”.

In casa Juventus rischia di non esserci Gonzalo Higuain, ma anche Cuadrado e Bernardeschi sono in dubbio. Dei tre quale sarebbe l’assenza più pesante? “Come ti ho detto sul Napoli in precedenza, anche la Juventus dovesse mancare  un calciatore detto da te  nell’undici titolare, rischia di peggiorare nella singola gara. La sfida di venerdì è certamente molto sentita, si vivrà fino al foto-finish, sulle giocate dei singoli, sugli episodi. Certo che in queste sfide la può decidere anche il calciatore che meno ti aspetti. Su Higuain dico che la sua assenza la facciamo per fare un favore ai tifosi del Napoli (ride n.d.r.), per far sì che i sostenitori partenopei potranno incitare la squadra di Sarri, disinteressandosi del vostro recente passato calcistico”.

Sul piano tecnico che gara ti aspetti. La Juventus secondo te se la verrà a giocare a viso aperto, oppure si chiuderà per giocare di rimessa? E come pronostico cosa ti senti di dire al nostro giornale? “Sul pronostico dico che non sono scaramantico, basta girare per tutta l’Italia, non solo siete superstiziosi voi del Napoli, ma anche quella di fede juventina. Se dici che si vince toccano ferro, mentre in caso di sconfitta dicono che sei pessimista. Io credo che la partita finirà con il segno X e vedremo una bella partita. La mia speranza sarebbe di vedere un gol al minuto 90 di testa da parte di Gigi Buffon (ride n.d.r.). Sul piano tattico potrebbe esserci la conferma della nostra metamorfosi, cioè di una Juventus che ha una sua identità precisa. Senza Higuain si è vista una squadra con le sue certezze vista contro il Crotone, oppure come con il Barcellona dove la difesa era a tre e il rinforzo del centrocampo. Il Napoli devi cercare di farlo ragionare davvero poco e mettere densità in mezzo al campo. I bianconeri rispetto al passato hanno  concesso qualcosa in più agli avversari, mentre la compagine partenopea si sta confermando molto solida ed è primo meritatamente. Vediamo come venerdì si svilupperà la partita e che vinca il migliore”.

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Intervista a cura di Alessandro Sacco

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