Koulibaly: “I cori contro i napoletani sono razzisti ed io sono napoletano di vita. Venerdì sera dobbiamo vincere per i nostri tifosi”

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Kalidou Koulibaly, poco prima di essere inglobato dall’ evento contro il razzismo che si svolge all’ Istituto Agnesi di Milano e di cui è testimonial, ha parlato ai microfoni di Tv Luna: “In qualche parte dell’Italia abbiamo più discriminazione, non solo razziale ma anche di paese, da quale parte dell’Italia vieni, come per i napoletani. I cori contro i napoletani sono di origine razzista, danno fastidio a tutti, sono napoletano di vita e mi dispiace molto. Kalidou KoulibalySpero che si possano  eliminare, perchè siamo tutti uguali. Bisogna trattare il problema all’inizio, di solito è solo una parte dello stadio e non tutto, ma si deve trovare una soluzione. Sospendere le partite può essere una soluzione, anche se dispiace per gli spettatori ma funziona, lo abbiamo visto contro la Lazio. Irrati fu molto coraggioso e dopo il suo intervento non ho sentito più niente. Mi ha permesso di continuare la partita, è un gesto che non dimenticherò mai. Non c’è nessuna differenza, la pelle, l’obesità, non c’è nessuna differenza tra di noi, anche nel Napoli siamo tutti di nazionalità diverse ma siamo una famiglia”. Koulibaly, poi, non può non parlare della sfida di venerdì sera: Venerdì parleremo solo di azzurri! Sarà una grande festa e speriamo bene per tutti i nostri tifosi che lo meritano. Dobbiamo fare una grande partita per loro, ormai parlano solo di questo. Dal fischio finale del match contro l’Udinese si parla solo di questo, lavoriamo con il mister”.

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Kalidou Koulibaly, poi, durante l’Uefa Equal Game, viene interrogato su un tema particolare: “Squadra miste maschi e femmine? Non lo so, sarebbe difficile perché anche a livello di struttura fisica, dobbiamo lottare sempre. Sul campo è difficile, quando hai una donna davanti siamo un po’ più riservati. Paura di far male? Si, io si”.

In Belgio o in Grancia hai vissuto episodi di razzismo? Sinceramente no. Sono cresciuto in Francia, non c’è un problema di questo tipo. In Belgio si litiga tra di loro, Fiamminghi e Valloni, non hanno tempo per altro”.

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