Serie A – Ore 20,45 Le possibili formazioni di Verona/Bologna
Ma oggi non sarà una passeggiata. Anche perché il Verona, che ha vinto una partita appena, di punti ha bisogno come d’ossigeno. Eppure le contromosse Donadoni non le toglierà dal cilindro. «Dobbiamo muoverci come squadra. Sarà fondamentale rimanete corti, compatti, per spendere meno energie. Sarà fondamentale soprattutto chi non giocherà dal primo minuto. Sono loro a dover dare positività, al gruppo e alla prestazione». Suona la carica ai rincalzi di lusso, Donadoni, a quelli che dalla panchina entreranno. Il Bologna è una delle squadre che meno ha inciso con le riserve. Ma un messaggio di speranza l’allenatore lo riserva a Mattia Destro. «L’ho visto meglio. La sua difficoltà è legata alla continuità negli allenamenti. Se mi fa vedere ancora quello che ha fatto negli ultimi quindici giorni, va bene: mi è piaciuto».
Destro è ancora alla ricerca del primo gol stagionale, oggi potrebbe avere un’altra chance. Simone Verdi invece ha perso la sua chance Mondiale, con l’Italia fuori dai giochi sono sfumati anche i suoi sogni di gloria azzurri. Quando si parla di Italia, però, qualcosa succede. L’espressione di Donadoni cambia. «Quello della nazionale è un capitolo chiuso, ma ringrazio Tavecchio per la stima». Prima di Ventura, il presidente della Figc aveva scelto Donadoni per il ruolo di ct. Insieme al chairman del Bologna, Joey Saputo, Donadoni aveva detto no grazie. «Ho preferito rispettare il mio contratto con il Bologna e con il presidente Saputo e sono contento di averlo fatto. Dire no alla nazione non è una cosa semplice, ma in quel momento era la cosa più giusta». Un altro no è arrivato da Ancelotti, e Donadoni commenta così: «Ancelotti mette tutti d’accordo o quasi, ma come spesso accade da noi si fanno i conti senza l’oste. Bisogna costruire le basi che diano la certezza di lavorare in un certo modo. Altrimenti è tutto inutile».
Fonte: CdS