Napoli/Milan (2-1) – Le pagelle d’autore

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Napoli-Milan 2-1

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Reina –ritornato in campo dopo un turno di stop, giusto per far provare pure a Sepe le gioie del campo (è un bravo ragazzo, se lo merita… ) per tutto il primo tempo è costretto dall’inesistente attacco dei rossoneri, a darsi pizzicotti per non addormentarsi. Nel secondo una sola parata, fino al 91′ quando i pizzicotti me li sono dovuti dare io per svegliarmi dall’incubo in cui mi ha improvvisamente trascinato con una delle sue, ahinoi tristemente famose, figure da portiere di calcio balilla. 5- come gli anni di vita che probabilmente ho perso negli ultimi 60 secondi per via della sua ca@@@@a.
 
Hysaj – tiene la posizione diligente e educato come uno scolaretto. Mai un intervento sbagliato, un fallaccio fuori tempo, un passaggio errato… ma nemmeno un cross o un tentativo degno di chiamarsi così…Come al solito insomma. Né leone né pecora. Canguro direi, da come salta coordinato in molte occasioni per prenderla di testa. Anche se a sinistra mi terrorizza, un 6 e poco in più lo merita.
Albiol – il comandante della difesa non trova stasera negli attaccanti milanesi, pane per i suoi denti. Troppo molli per impensierirlo, lui che sarebbe pronto pure a sgranocchiare la pasta al dente che cucina mio suocero senza difficoltà ( Il papà di mia moglie ha un’idea tutta sua dei tempi di cottura…). Nel secondo tempo quando i giocatori avversari capiscono che per segnare devono tentare per lo meno di entrare in area, ha più da fare ma risponde sempre con forza, cattiveria e rabbia.
La stessa che lo fa riuscire nell’arduo compito di farsi ammonire quando era già il momento della doccia. 6.5
Koulibaly – insieme ad Insigne il re della partita a mio modesto parere. Salta, cade, si rialza,corre, chiude, anticipa, posticipa e contrasta. Soprattutto contrasta. Per tutta la partita è sembrato di vedere un esperimento di crash test, con i giocatori rossoneri  che puntualmente si schiantavano in ogni corsa contro il muro nero senegalese. Massiccio, potente e insuperabile.7.5
M.Rui – pur giocando con gli occhi addosso di tutto lo stadio, tesi a capire chi fosse questo piccoletto dalle vaghe sembianze di un Mario Bros senza tuta d’ordinanza, il ragazzo non si intimidisce, ma corre e si sovrappone come un terzino sinistro serio. Eppure devo ammetterlo, quando il Napoli lo ha comprato e gli hanno assegnato il numero di maglia,  quel 6 che fu già di Aronica, Rolando, De Guzmann e Valdifiori temevo il peggio, invece…6.5 di stima.
Hamsik – primo tempo decente, con movimenti passaggi e azioni pericolose. Nel secondo invece, forse perché ormai troppo napoletano, prende a cuore la questione dello smog cittadino, e a poche ore dall’inizio dell’ennesima domenica ecologica, spegne il motore e va a folle, trascinandosi per il campo per inerzia. Esce quando ormai per muoversi, avrebbe bisogno di una spinta di qualche compagno. 6
Zielinski – entra e al primo pallone toccato la butta dentro sotto le gambe aperte di Donnarumma per l’occasione in versione You Porn, in barba al VAR e ai milanisti immobili come colonne fecali. Facesse sempre così…6.5
Jorginho – finalmente un lancio lungo, come da sempre mi auspico, con conseguente assist sontuoso per Insigne, che mi ha fatto gridare: “Grandissimo!” Non proprio lo stesso termine però che ha urlato mia mamma, che, da poco trasferitasi in un palazzo di fronte allo stadio, si è vista entrare in casa dalla finestra, direttamente nella pentola del ragù in pappuliamento, il pallone di un suo tiro di prima intenzione dal limite dell’area. Tralasciando ciò che ha urlato la donna, che in quel caso ho condiviso, il ragazzo gioca una partita buona, senza strafare né in un senso né nell’altro. Cioè senza fare chissà che di fenomenale( tranne l’assist di cui sopra…) né di abominevole. L’assist và premiato 6.5
Allan – solo per le spiegazioni che mia moglie si è vista costretta a dare a mio figlio per quello che gli ho urlato quando, a tu per tu con il portiere, ha fatto un tiro che considerare loffo è un complimento, e in un’altra occasione in contropiede in cui si è fatto intercettare un pallone facile facile per Callejon, meriterebbe un 5. Non posso negare però, che come spesso gli capita, è uno di quelli che in campo versa pure l’ultima goccia di sudore, uscendo sempre completamente disidratato.Per cui un 6 è più che sufficiente.
Callejon – a sprazzi nel primo tempo dà l’impressione che da un momento all’altro possa affondare la zampata vincente, invece, nell’unica occasione che ha per farlo, va ad esaltare i palmi di Donnarumma e le mie grida per un goal che già pregustavo…(lo tengo al fantacalcio…) Molto meglio in difesa quando ha dovuto dare aiuto anche all’anziano Maggio, che come una vecchina a cui cedi il posto in metropolitana, gentilmente l’ha ringraziato. “Grazie assai giuvino’, a Maronn vo’ renn..”( La ringrazio, baldo giovane, che la madre di Gesù vi renda merito per il bene che lei ha fatto.) 6 per l’educazione e lo spirito cristiano, quindi.
Mertens – meno folletto del solito, non riesce mai a trovare lo spunto giusto, sparando sul portiere ospite la sua migliore occasione nata dopo un triangolo schoc con Insigne. Anche qui, come nelle occasioni di Allan, il frutto dei miei lombi ha trovato necessario fare la stessa domanda: “Mamma, ma che ha detto papà?”-Papà, ha invocato in maniera volgare e irripetibile, sia inteso, che al buon Dries venga una crisi di dissenteria di equina tradizione(galoppante) della durata di diverse clessidre, sia per una efficace e accurata pulizia dell’intestino, sempre necessaria, sia come punizione per avergli fatto un torto così grande. Il resto è incomprensibile anche per me…” Si rifà parzialmente (il goal divorato ha lasciato strascichi nel mio giudizio…) con l’assist per il 2-0. 5 per l’errore/7 per l’assist, media 6
Insigne – il vero peccato è che il fenomenale Ventura, l’uomo che ha permesso ai diretti discendenti dell’Ikea di avere la meglio su quelli di Concetta Mobili, non si sia reso conto di come questo  Lorenzo da Fratta sarebbe potuto essere devastante se utilizzato in un sistema di gioco diverso da quello da lui proposto. Che, ricordiamo, trattasi di un sistema considerato dai più preparati tecnici del panorama calcistico mondiale e non, alla pene canino. Mi spiace quindi per tutti coloro che al mondiale non potranno godersi un giocatore del genere, capace di saltare l’uomo, perculare gli avversari, proporre gioco e giocate, e segnare. Oggi il vero esorcista di questo Diavolo con le corna limate.Grazie Lore’, à Maronn to’ renn. (cit. Maggio) 7.5
Avrò bisogno di almeno 24 ore di infusi di camomilla per smaltire l’ansia e la tensione per le decisioni della VAR e per il secondo tempo degli azzurri, indietreggiati paurosamente per buoni 45 minuti. Ma va bene lo stesso finché si vince.
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo
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