Dislessia. E’ di questo distrubo specifico dell’ apprendimento che si è parlato stasera alla Stazione Marittima in compagnia di Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, rispettivamente Presidente e vice-Presidente della Fondazione Cannavaro-Ferrara. Fondazione che, da anni, si occupa di agire sul territorio napoletano, non solo a carattere sportivo, e che sceglie di mettersi in prima linea per la risoluzione di problematiche che di solito vedono coinvolti i più giovani.
Dopo quanto fatto a Scampia, con la ristrutturazione ed il rifacimento del manto erboso di due campetti di calcetto, la seconda edizione del torneo di calcio sociale delle periferie, il dare la possibilità a 10 ragazzi dei Quartieri Spagnoli di volare a Tokyo per disputare i Mondiali di Sports Chanbara, la costruzione di un campo di calcio ad Amatrice, dopo il terremoto distruttivo di oltre un anno fa, adesso è il momento del progetto “Un Tutor per amico”. Questo progetto, in collaborazione con l’Istituto Scolastico Foscolo-Oberdan, consentirà a studenti dislessici, in condizioni di svantaggio economico e sociale, di poter usufruire dell’ apporto di un tutoraggio che, attraverso formazione e competenze specifiche, possa fornire ai suddetti studenti le strategie necessarie per consentire loro un apprendimento completo delle discipline proposte. La dislessia, “disturbo” che si può riscontrare nei bambini fin dalla scuola elementare e che vede, di anno in anno, aumentare sensibilmente i numeri e le percentuali di casi presenti nelle classi, è spesso alla base del funesto problema della dispersione scolastica. Per l’alunno dislessico, definito spesso solo svogliato ed incapace, è molto più semplice abbandonare la scuola, con le conseguenze note a tutti. I due campioni napoletani, coadiuvati attivamente da Vincenzo Ferrara, fanno un piccolo excursus su quanto fatto dalla Fondazione fino ad oggi e poi illustrano le finalità del progetto attuale. (Aspettando che l’altro napoletano conivolto nella Fondazine, Paolo Cannavaro, arrivi da Benevento, dove era presente per impegni di campo). Ancora una volta, Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, insieme al capitano azzurro prima di Hamsik, dimostrano di voler essere attivi sul territorio della propria città, affondando le mani in quello che è il tessuto sociale più disagiato della “loro” Napoli.
a cura di Gabriella Calabrese