Hamsik: “Dopo una tragedia anche per la Slovacchia si riparte dalle nuove strutture”
L’Italia, la Slovacchia, il Napoli. Tutto Hamsik sul CdS
A chi ha fatto più male l’esclusione dal Mondiale, ad Hamsik o a Insigne e Jorginho?
«Io penso a chiunque, perché per un calciatore quella non è una tappa, è la Tappa».
Avrete modo di pensare di più al Napoli…
«Lo avremmo fatto lo stesso,è un peccato non esserci e lo è anche un Mondiale senza l’Italia».
Da italiano acquisito, dìa un consiglio.
«Servono strutture, quella che nella mia Slovacchia, pur essendo un Paese più piccolo, stiamo cercando di costruire. Quelle che hanno in Germania, in Inghilterra, in Francia. Mentre qui siamo indietro, però questo resta tra i movimenti più importanti del Mondo e rinascere, dopo una tragedia sportiva di questa dimensione, verrà naturale».
Giocare può farvi solo bene.
«Se vinciamo, ovviamente. Siamo pronti per ripartire, carichi al punto giusto, con le motivazioni che servono. Siamo rientrati tutti, anche se per due settimane ne sono mancati dodici ed al mister ciò non fa mai piacere».
Il suo anno orribile, statisticamente, è questo: è un’ossessione quel centoquindicesimo gol?
«Io ci penso ma a me pare che ne parlino di più gli altri. Io sono concentrato su me stesso, ma per me hanno un senso le prestazioni collettive, quelle del Napoli, che gioca un gran calcio. Per quanto mi riguarda, ho segnato tanto e arriverà anche il centoquidicesimo».
C’è malinconia, oggi.
«Ma quando si scenderà in campo, ci si lancerà sulla partita: vogliamo essere noi stessi, quelli che, da tre anni in qua, da quando è arrivato Sarri, hanno dimostrato che si cresce di partita in partita, di stagione in stagione».
Però vince sempre la Juventus.
«Sono i favoriti anche adesso, lo suggeriscono i sei scudetti consecutivi, ma noi stiamo immediatamente dietro, forse al fianco, quasi alla pari. Ci mancano dettagli ma vogliamo batterli».
Lo scudetto è il sogno.
«E’ una sfida che sta entrando nel vivo, siamo in tanti, però noi vogliamo migliorarci ancora: la Juventus va considerata la squadra da battere, ma….».
Voi dovete cominciare ad eliminare, definitivamente, il Milan.
«Tredici punti non sono pochi, dopo dodici giornate, ma una striscia di risultati positivi li rilancerebbe. Servirà il miglior Napoli».
E il miglior Hamsik, quello del suo gol più bello, nel maggio del 2008.
«Eh sì che lo ricordo. Al Milan ci stiamo pensando già e poi immediatamente dopo ci concentreremo sullo Shakhtar: vogliamo andare avanti anche in Champions».
A proposito, sta invecchiando….Vede in vicinanza anche Bruscolotti e Juliano.
«Manca meno, ce la posso fare. Sono raggiungibili».
Dunque resisterà ancora un bel po’… «Non penso minimamente al ritiro: sono un ragazzino, che continua a divertirsi, e vuol continuare a farlo».
Lo sa che Mertens, distante ma non lontanissimo, insidia il suo (quasi) trono del gol: glieli farà ancora gli assist...
(sorriso) «Non ci penso proprio. E’ chiaro che lui viva per segnare. A me intanto ne basta uno solo. Poi, quando arriverà il suo, eventualmente, sarò felice per lui. Però intanto io non mi fermo».
Fonte: CdS