I l futuro è adesso con il Napoli che deve immediatamente riattivare la «modalità campionato» dopo il k.o. in Champions con il Manchester City. Il presente per Sarri si chiama Chievo e la sfida di domani a Verona rappresenta, forse non a caso, il punto di congiunzione tra quel che è e quel che sarà. Gli azzurri sono stati fin qui letteralmente trascinati da Mertens ma per rimanere in vetta alla classifica, specie dopo gli infortuni di Milik e Ghoulam, c’è bisogno di alternative all’altezza. L’organico era completo ed omogeneo ma adesso si è oggettivamente impoveritoein alcune zone del campo si sono aperte delle falle che andranno coperte con il mercato.
MOTIVAZIONE In tal senso,Roberto Inglese è stato individuato già in estate da Giuntoli come l’uomo che, in caso di necessità, sarebbe diventato l’alternativa a Mertens. Una ipotesi che pareva remota e che invece potrebbe, anzi dovrebbe, concretizzarsi a gennaio quando Inglese, pagato dal Napoli 10 milioni (più 2 di bonus), dovrebbe sbarcare a Castel Volturno in attesa di capire quando Milik tornerà disponibile e se, eventualmente, il polacco deciderà di andare in prestito (magari proprio al Chievo) per ritrovare la miglior forma in prospettiva Mondiale. Giuntoli e Romairone, amici da una vita, avranno domani di che parlare prima del fischio di inizio. Di sicuro, per 90’ Mertens e Inglese saranno faccia a faccia per poi, quasi certamente, diventare compagni disquadra a stretto giro. Per entrambi, comunque, giocare contro rappresenterà una motivazione in più. Mertens, che ha recuperato dal fastidio al flessore della coscia sinistra, vorrà far capire qualora ce ne fosse bisogno che le gerarchie future sono in realtà già precostituite, Inglese invece vorrà dimostrare di meritarsi una chance in una grande piazza come Napoli.
COPPIA Caratteristiche tecniche diverse ma almeno un paio di affinità: lo spiccato senso del gol e una grande determinazione. Certo, Mertens ha una varietà infinita di colpi ma Inglese lo «completa». Di testa, ad esempio, è molto più bravo del belga (vedi gol nel derby col Verona) e anche per questo fa un po’ paura al Napoli che sui palloni alti va talvolta in difficoltà. Insomma, i due potrebbero pure fare coppia in un 4-2- 3-1. Lo schema al quale Sarri ricorreva quando c’era un risultato da ribaltare facendo alzare Milik dalla panchina. Una mossa che ora il tecnico del Napoli non può più attuare. Almeno non potrà farlo fino all’arrivo di Inglese. Ecco perché il futuro è adesso, anzi è già domani.
Fonte: Gasport