ESCLUSIVA – F. Palmieri (resp. sett. Giov. Sassuolo): “Contro il Napoli di Beoni tante assenze, ma non ci scoraggiamo”
ESCLUSIVA – F. Palmieri (resp. sett. Giov. Sassuolo): “Contro il Napoli di Beoni tante assenze, ma non ci scoraggiamo”
Il calcio del futuro nasce spesso e volentieri dai settori giovani per vedere i campioni del domani e la nuova formula del campionato Primavera sta regalando davvero emozioni e giocatori davvero interessanti. Domani a Sant’Antimo Napoli-Sassuolo e si preannuncia una sfida spettacolare con fischio d’inizio alle ore 11,00. Ilnapolionline,com ha intervistato il responsabile del settore giovanile dei nero-verdi Francesco Palmieri sulla gara di Sant’Antimo e sul momento del vivaio modenese
I risultati del settore giovanile del Sassuolo sono sotto gli occhi di tutto. Viareggio Cup vinta dalla Primavera e secondo posto in campionato. Qual è il segreto del vostro successo? “Il segreto? Non ce ne sono, credo che ci sia la voglia di fare e al tempo stesso di crescere. Sono qui da tre anni e posso dirle che il nostro è un gruppo già collaudato e con il lavoro stiamo ottenendo dei risultati davvero positivi. Le basi anche per il futuro ci sono, per cui siamo fiduciosi”.
Dal vivaio del Sassuolo sono usciti calciatori come Dall’Oglio e Adjapong che giocano anche in prima squadra. In futuro quali calciatori possono fare il loro stesso percorso? “Come diceva lei Adjapong ha fatto tutta la trafila con il settore giovanile del Sassuolo, visto che è nato anche da queste parti, mentre la storia di Dell’Orco è diversa. Il ragazzo è arrivato a Reggio Emilia due anni fa, dopo aver fatto il percorso con il Parma e qualche stagione in serie C con il Feralpisalò, l’Ascoli. A seguire due anni con il Novara e poi è stato convocato per uno stage con la nazionale. Come ha detto lei ci sono altri ragazzi che stanno emergendo, Pierini e Scamacca sono entrati nella ripresa durante Napoli-Sassuolo e stanno facendo il loro percorso. Il primo viene dal nostro settore giovanile, mentre il secondo lo abbiamo acquistato dal Psv Eindoven ed ha un bel potenziale tecnico. In futuro ci auguriamo che vengano fuori altri ragazzi validi che possono essere una risorsa importante da parte del club. Il nostro obiettivo primario è quello di farli crescere per poterli vedere in prima squadra. Quest’anno la formula del campionato Primavera 1 è cambiata, cerchiamo di ottenere dei buoni risultati, perché si rischia la retrocessione e potrebbe essere un problema non solo tecnico ma anche economico. Come detto prima abbiamo gettato le basi per un futuro importante e l’augurio è quello di poter vedere molti di questi ragazzi nel calcio che conta”.
Per quanto riguarda le altre compagini del settore giovanile del Sassuolo, il suo mini bilancio a livello di risultati. “Siamo competitivi anche con le altre compagini ed era l’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione. Le nostre squadre se la stanno giocando con le rispettive avversarie e questo aspetto lo considero importante per la nostra crescita nei vari campionati. Questo porta inevitabilmente a passi in avanti che poi li porterà a giocare con la Primavera e infine il calcio professionistico”.
Domani alle ore 11,00 a Sant’Antimo, si giocherà Napoli-Sassuolo. Cosa pensa della squadra di Loris Beoni che al momento è nelle ultime posizioni della classifica? “Gli azzurri dal punto di vista delle individualità la considero valida, la reputo una squadra organizzata e al tempo stesso lotta su tutti i palloni. I loro risultati? Credo che lasciano il tempo che trovano, però reputo la loro rosa competitiva, ma mi auguro che iniziano a far punti dalla prossima partita (ride n.d.r.)”.
Contro il Napoli di Beoni vedremo nelle file del Sassuolo Pierini e Scamacca, oppure sono in pianta stabile con la prima squadra di Bucchi? “Scamacca con la Primavera ha disputato una sola partita, mentre Pierini, una al massimo due, ma entrambi non hanno quasi mai giocato con la squadra di mister Tufano. Contro il Napoli avremo diverse defezioni come: Satalino, Ghion, Ferrini, Pilati e tanti altri. Noi però non ci perdiamo d’animo, abbiamo altri elementi che stanno giocando bene, si stanno mettendo in mostra. Ovviamente dispiaciuti per le assenze, ma chi scenderà in campo potranno dimostrare il loro valore”.
Invece le vorrei chiedere sul momento del nostro calcio in Youth League. Le squadre italiane hanno perso tutte e tre e in malo modo come la Juve con lo Sporting Lisbona. Come si spiega questo rendimento non del tutto soddisfacente? “Non è una domanda facile. Sicuramente c’è la voglia di crescere da parte del nostro movimento per mettersi in pari con le squadre internazionali. Io credo però che bisogna cerca di alzare il nostro livello per poter essere competitivi in futuro”.
Il Napoli e il Sassuolo prima squadra stanno attraversando momenti completamente diversi. Gli azzurri sono primi in classifica, mentre l’undici di Bucchi l’esatto opposto. Cosa ne pensa a riguardo? “Devo essere sincero, per via dei vari impegni con il settore giovanile del Sassuolo non seguo tantissimo le rispettive compagini. Sul Napoli di Sarri ormai c’è poco da dire, stanno facendo davvero cose stupende. Non sono io che lo devo dire, parlano i numeri, ma soprattutto la loro storia. Il Sassuolo invece sta incontrando difficoltà che non essendo spesso presente non posso darle una risposta. Ovviamente mi auguro che i nero-verdi possano quanto prima trovare una soluzione ed uscire dalla classifica che non è positiva. La squadra ha giocato spesso bene ma non ha raccolto quello che meritava, perciò mi auguro una pronta ripresa”.
Lei che ha giocato a calcio, sentire un tecnico come Guardiola che elogia il gioco del Napoli anche dopo una sconfitta fa sempre piacere. Lei cosa ne pensa delle parole del mister del City? “Io penso che Guardiola abbia espresso il pensiero di tutti sul gioco del Napoli, per cui non sono rimasto sorpreso dal suo pensiero. Il gioco degli azzurri è sempre molto piacevole, sono allenati da un ottimo tecnico con calciatori di pregevole levatura, quindi può certamente proseguire su questa strada in Italia e mi auguro anche in Europa”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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