Quattro “tifosi” feriti: tre inglesi e uno di Napoli. Divisi magari dal tifo, sì, ma uniti sotto la medesima bandiera: quella della vergogna. Martedì sera alle spalle dell’hotel del City sul Lungomare, e precisamente nel quartiere Santa Lucia: il bersaglio erano gli inglesi, ma a farne le spese è stato anche un concittadino dei violenti, Giuseppe Liberato, titolare del ristorante in cui i tre avevano provato a rifugiarsi. I fatti: i tifosi del City, in quattro, vengono presi di mira in un pub; insultati, provocati e poi aggrediti. Da qui la fuga verso i vicini ristoranti alla ricerca di un posto sicuro. L’unico illeso dei britannici chiama subito 118 e Forze dell’ordine. Il tempo di denunciare i fatti e il triste bollettino è stilato: gli inglesi riportano rispettivamente un bernoccolo, una ferita a una palpebra e la lussazione di una spalla con un mese di prognosi; Liberato, invece, la frattura del setto nasale, guaribile in 25 giorni. “È un gesto assurdo e immotivato, faremo il possibile per individuare gli aggressori”, dice il questore di Napoli, De Iesu. Nel frattempo ieri, dopo la partita, gli inglesi aggrediti sono stati invitati a cena dai tifosi azzurri del Napoli Club Tribunale: a rintracciarli uno dei soci, Fabio Visco, avvocato vomerese e ideatore dell’iniziativa di scuse e di pace. Splendida. Come la cornice del San Paolo: affollato finalmente anche in Champions, ma non come in campionato col Sassuolo.
Fonte: CdS