Repubblica – Napoli-City – Aguero nello stadio del suocero Diego. E ripartire da qui

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Nel nome del suocero, del nonno di Benjamin, del nume tutelare di tutta Napoli. Tre persone in una, del resto Diego fu giustamente considerato dio. E’ un fatto accettato, come una verità storica. Perché qui è come nel West di John Ford: quando la leggenda incontra la realtà, vince la leggenda.

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Napoli-Manchester City, e Pep Guardiola lo sa, non può non essere la partita del Kun Agüero. E che la sua personalissima Trinità lo assista.

Diego Armando Maradona è a Dubai, ha festeggiato lunedì il compleanno numero 57. Ha raccolto auguri e lanciato invettive, come al solito. E nella notte del Golfo si metterà davanti alla tv per dare un’occhiata a cosa accade al San Paolo, troppe cose lo interessano. Diego è il suocero del Kun, anzi ex suocero, perché la storia con sua figlia Gianinna è finita da tempo. Ma intanto era nato Benjamin, che ora ha 8 anni e quando sarà grande avrà qualche lievissimo peso addosso. Perché è nipote di Diego, figlio del Kun e figlioccio di Lionel Messi. Che fu suo padrino, quindi se davvero deciderà di fare il calciatore dovrà avere spalle al titanio.

Il Kun viene da un periodo un po’ così. Aveva iniziato benissimo (6 gol in 6 partite) poi si è rotto una costola in uno strano incidente in taxi ad Amsterdam, dove aveva assistito a un concerto nel suo giorno libero. Il suo allenatore non l’ha presa affatto bene anche se in pubblico non l’ha dato a vedere, ma ormai è passata.

Agüero ora è pronto, nell’andata contro il Napoli era in panchina ma stasera scalpita. Non può non esserci, siamo nello stadio di Diego. E lui ha un conto in sospeso con questo luogo della sua anima. Sei anni fa venne qui col City allenato da Mancini e rimase in panchina fino a 10’ dalla fine. Poi entrò per Dzeko, ma non se ne fece nulla, il Napoli di Mazzarri vinse 2-1 con doppietta di Cavani (Balotelli in rete per il City) e arrivederci.

Intanto Diego Maradona si è tolto i soliti sassolini per festeggiare il suo compleanno. E ha citato il suo ex genero ma forse solo per attaccare il consueto obiettivo, Mauro Icardi. «Nella nazionale argentina non si può lasciare fuori Agüero per convocare un “pata de lana” (uno che ruba la moglie all’amico, ndr). Anche per rientrare nel giro delle convocazioni di Sampaoli, il Kun ha bisogno di partite come queste. D’ora in avanti il Mondiale sarà l’ossessione dei grandi d’Europa. Il Kun sa che Diego da Dubai gli darà un’occhiata, glielo deve, in fondo è il padre del suo nipotino Benjamin.

Quanto all’altro nipote in arrivo, il figlio di Diego Armando Maradona jr., verrà chiamato Diego Matias. Pare che Diego Armando senior, quando da Dubai ha saputo che il nipote avrebbe avuto esattamente il suo nome, abbia fatto una telefonata per dissuadere: uno e trino, d’accordo, ma Diego Armando Maradona è uno e uno deve rimanere, senza tentativi di imitazione.

Repubblica

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