Il punto della situazione – di R. Muni: “Inarrestabili”
Il campionato in corso sta evidenziando una differenza enorme tra le squadre che lottano per le prime posizioni ed il resto delle compagini. Per questo motivo, nonostante uno score da record, dieci vittorie ed un pareggio, il Napoli ha un vantaggio di appena due punti sull’Inter e di tre su Juve e Lazio. Va tuttavia ricordato che nella partita contro l’Inter, solo gli straordinari del portiere nerazzurro Handanovic hanno blindato lo zero a zero di partenza. Normalmente, con un rendimento come quello dei Sarri’s boys, si dovrebbe parlare di squadra in fuga mentre invece, a prendere il largo in classifica, è un gruppo di almeno cinque squadre (…la Roma deve recuperare la partita in casa della Sampdoria…) racchiuse in un piccolo fazzoletto di punti. In questo gruppo di testa manca il Milan, che nonostante la dispendiosa campagna acquisti, non è riuscito a fermare l’Inter nel derby e la Juve sabato scorso. Al fischio d’inizio di Napoli-Sassuolo la squadra di Sarri era momentaneamente appaiata a quella campione d’Italia in carica ed alla Lazio, essendo quindi costretta a dare l’ennesima dimostrazione della sua forza e del livello di maturità raggiunto. Nonostante le critiche assurde arrivate da qualche direzione, la vittoria per 3 a 1 è il risultato di una supremazia schiacciante degli azzurri sui propri avversari. Pur con qualche sbavatura commessa, la storia del match non è mai stata messa in discussione. Non si può non ricordare che, per far rifiatare qualche titolare, Maurizio Sarri ha mescolato le carte in difesa, cambiando due elementi su quattro. Tra questi, si è rivisto Christian Maggio che, a dispetto della sua veneranda età (…per un calciatore…) ha disputato una partita di assoluto valore. Tra le notizie di giornata, è opportuno cominciare dalla VAR che, chiarendo un episodio dubbio in prossimità dell’area di rigore napoletana, ha evitato che venisse fischiato un penalty ingiusto contro i padroni di casa. Altra notizia o, meglio sarebbe dire, altra conferma riguarda Allan che ha dato una nuova dimostrazione di quanto sia indispensabile per l’undici allenato dal tecnico nativo di Bagnoli. A coronamento di una nuova brillante prestazione, il mediano brasiliano ha avuto il merito di realizzare il gol che ha sbloccato il risultato. A proposito del gol di Allan, qualcuno ha giustamente detto che il gesto tecnico esprime il significato del termine ‘cazzimma’. La gara contro la squadra del tecnico Bucchi, vecchia conoscenza degli azzurri, ha altresì confermato che, per quanto possa comunque essere efficace la fase difensiva, senza la coppia Albiol-Koulibaly, la rete di Reina non riesce a rimanere inviolata. Domenica è stato il K2 a rimanere fermo per tirare il fiato. Chi, di contro, ha evidenziato la spia della riserva accesa è stato Ghoulam che pure ha centrato un legno al termine di una delle tante scorribande lungo l’out mancino. A segno è andato nuovamente Dries Mertens mentre rimane un mistero, affascinante e sicuramente piacevole, capire l’autore del secondo gol del Napoli, realizzato da azione di calcio d’angolo dallo strano trio Callejón-Insigne-Consigli. Formalmente, la paternità del 2 a 1 è stata attribuita a Callejón e ne prendiamo nota, fieri del nostro numero sette. In definitiva, il Napoli si conferma leader della classifica, reggendo, ancora per una domenica, la forza d’urto di un gruppo inarrestabile, quello racchiuso in appena tre punti. La notizia migliore è che la squadra ha affrontato l’avversario di turno senza tradire il peso della pressione che i risultati delle inseguitrici le avevano scaricato addosso. A mio avviso, è questo il risultato migliore conseguito sotto la guida di Maurizio Sarri. Torna alla mente un recente amarcord di Ciro Ferrara, giovanissimo difensore azzurro nell’anno del primo storico tricolore. Secondo Ferrara, quella squadra era talmente sicura di essere forte da convincersi che prima o poi il gol sarebbe arrivato. Pur volendo (…e dovendo…) restare con i piedi per terra, analogie caratteriali tra il Napoli di Ottavio Bianchi e la versione tre punto zero di Maurizio Sarri ce ne sono eccome. Inoltre, lo stesso tecnico bresciano raccolse i frutti di tre anni di lavoro. Tuttavia, dopo undici giornate di campionato e con ventisette ancora da disputare, fare pronostici, tabelle o simulazioni sarebbe un gioco al massacro, inutile e dannoso. Godiamoci la innegabile bellezza di questa squadra, lustriamoci gli occhi al cospetto del sarrismo espresso in tutte le sue forme e guardiamo solo alla partita successiva. Chiosa finale d’obbligo per ribadire gli auguri di compleanno del nostro invincibile eroe: Diego Armando Maradona! Il neo cinquantasettenne, è la mitologia divenuta uomo, colui che ha cambiato per sempre la storia della nostra squadra del cuore, sovvertendo il volere di coloro che ancora non riescono a farsene una ragione. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni