Il Sassuolo all’esame San Paolo: 4-3-3, Politano e due grandi assenti
Conosciamo meglio la formazione neroverde
Il cammino del Sassuolo, targato 2017/2018, fin qui è stato contraddistinto da più ombre che luci. In estate la società neroverde ha deciso di trattenere tutti i suoi gioielli tranne Defrel, ceduto alla Roma e sostituito da Diego Falcinelli, che tanto bene ha fatto a Crotone. Mister Bucchi ha impostato la squadra sulla falsariga del 4-3-3 disegnato dal suo predecessore, Eusebio Di Francesco. Tra i pali Consigli, in difesa, da destra verso sinistra, Lirola, Cannavaro, Acerbi e Peluso. Retroguardia, dunque, di esperienza con il talento cresciuto nel settore giovanile della Juve ad attirare l’attenzione. In mezzo al campo la regia spetta a Capitan Magnanelli, che gestisce i ritmi della manovra e regala tanti palloni morbidi sopra la linea difensiva avversaria. Nel ruolo di interno destro troviamo Missiroli mentre sulla sinistra agirà Sensi, vista l’assenza di Duncan. L’ex Livorno e Inter è determinante nella manovra neroverde, per la sua capacità di andare palla al piede e assistere le punte dalla corsia esterna. Un altro illustre assente sarà Domenico Berardi, al suo posto, molto presumibilmente, ci sarà Ragusa: esterno d’attacco tutto fisico e potenza muscolare, che, però, non può assicurare l’invenzione che cambia le partite, come il suo compagno di reparto calabrese. Al centro dell’attacco ballottaggio tra Matri e Falcinelli mentre a sinistra spazio a Politano. Quest’ultimo sta attraversando un buon momento e lo dimostra la sua capacità di incidere nella manovra d’attacco, battendo a rete e dando l’impressione di avere molta freschezza atletica. I ritmi della squadra emiliana non sono altissimi e la peculiarità del gioco neroverde sta proprio nello sviluppare la manovra sulle fasce, riempire l’area e cercare l’assist verso il centro. Napoli e Sassuolo, a voi il campo.