Primo tra i grandi, penultimo tra i piccoli. Il Napoli che sogna lo scudetto ha un’appendice infiammata. Che rischia di mettere in gravissimo imbarazzo la società di De Laurentiis. Sarebbe infatti una figuraccia storica. Nel debutto del torneo Primavera con il nuovo format, la retrocessione dal girone unico a quello di seconda fascia della rappresentativa Under 19 azzurra. La rampa di lancio verso la squadra guidata magistralmente da Sarri al comando della serie A. Ma la cantera napoletana, ribattezzata scugnizzeria dopo un referendum radiofonico tra i tifosi, non sembra il posto migliore per allevare i talenti del futuro. Assomiglia, piuttosto, a un serbatoio che fa acqua da tutte le parti.
Contro la Juventus è arrivata ieri la quinta sconfitta consecutiva in sei giornate. Con il fardello supplementare dei quattro gol subiti in casa. Non è bastato per dare la scossa nemmeno il ribaltone in panchina, con l’esonero di Saurini e l’arrivo al suo posto del più esperto Beoni: un altro allenatore che ha alle sue spalle tanta gavetta in provincia.
Sta facendo danni il black-out degli anni scorsi, in cui la società ha trascurato troppo il settore giovanile. Ma la lezione è servita e il futuro promette di essere migliore, con le rappresentative azzurre Under 15 e 16 al comando nei rispettivi gironi, come la prima squadra di Sarri. Per cercare la Primavera, invece, bisogna leggere la classifica alla rovescia. Il piccolo Napoli è in zona retrocessione.
Repubblica
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