ESCLUSIVA – C. Onofri: “Izzo? Un mix di personalità e rapidità che lo rendono unico come difensore. Su Genoa-Napoli dico che…”

All'interno le parole dell'ex calciatore del Genoa ed opinionista di Sky

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ESCLUSIVA – C. Onofri: “Izzo? Un mix di personalità e rapidità che lo rendono unico come difensore. Su Genoa-Napoli dico che…”

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Armando IzzoIl campionato di serie A non conosce soste, già si scenderà in campo domani con la sfida Inter-Sampdoria. Le altre gare della decima giornata spicca Genoa-Napoli, la sfida del gemellaggio tra le due tifoserie e tra le compagini che sono alla ricerca di punti. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex del club dei grifoni Claudio Onofri sulla sfida in Liguria e sul ragazzo di Scampia Armando Izzo.

Lei ieri era al “Bentegodi” ad assistere al match Chievo Verona-Hellas ed ha visto dal vivo Roberto Inglese. A suo avviso la punta dei clivensi può adattarsi al meglio in futuro nel Napoli di Sarri? “Inglese come caratteristiche è evidente che sono diverse da quelle di Mertens. Lui è un centravanti vero e proprio, bravo nel gioco aereo. C’è da dire che da un po’ di tempo a questa parte, chi occupa il ruolo di punta, non hanno più vent’anni ed esplodono tardi nel nostro campionato, mi vengono in mente giocatori come Pavoletti, lo stesso Falcinelli. Ritornando ad Inglese lui lotta su tutti i palloni e sarebbe adatto al modo di intendere calcio da parte di Sarri, il ragazzo quando c’è da andare a pressare l’avversario non si tira indietro, senza contare che può essere una variante tattica nel gioco del Napoli. Nella rosa degli azzurri non c’è una punta con le sue caratteristiche e con lui in squadra potresti variare il gioco offensivo. Ghoulam a sinistra e Hysaj a destra potrebbero alzare il pallone in area dove Inglese può essere decisivo nello stacco di testa. Con Mertens è evidente che si cerca il lancio in profondità per cogliere le difese avversarie impreparate”.

Dopo otto vittorie di fila, il Napoli ha ottenuto il primo pareggio stagionale contro l’Inter. Lei crede che sia solo un passaggio a vuoto oppure deve suonare il classico campanello d’allarme? “Il campanello d’allarme lo ritengo eccessivo, nel senso che ha affrontato l’Inter che è una squadra ben organizzata, dove deve costruirsi a livello di continuità ma è pur sempre una compagine di tutto rispetto. Il Napoli a mio avviso ha pagato la trasferta di Manchester,  a livello di energie mentali, visto che il doppio impegno pesa e non poco. La squadra di Sarri è stata leggermente sotto tono rispetto ai suoi soliti standard, però c’è da dire che l’Inter dal punto di vista tattico ha giocato molto bene, quindi credo che ci possa stare un pareggio da parte dei partenopei. C’erano anche alcune scusanti come il momento non brillante di Mertens, Insigne che non era al meglio della condizione anche se recuperato all’ultimo, ora ci sarà il tempo per recuperare lo stato di forma e i punti nelle prossime settimane”.

Il nostro sito “ilnapolionline.com” segue con molta attenzione anche i settori giovanili e nel Genoa ci sono due ragazzi classe 2001 come Pellegri e Salcedo. Lei che li conosce molto bene, quanti margini di crescita hanno per i prossimi anni? “Parlando di Pellegri, il ragazzo si è già messo in evidenza, segnando tra l’anno scorso e quest’anno già tre gol contro Roma e Lazio e viene già considerato come uno dei prospetti migliori del calcio italiano. E’ chiaro  Juric preferisce non farlo giocare per novanta minuti, lo considera al momento improponibile, visto che gli impegni in serie A sono ancora non semplici per un ragazzo così giovane, senza considerare che il Genoa deve fare punti per la salvezza. Salcedo? Tatticamente e morfologicamente è diverso da Pellegri, è un brevilineo, gioca bene nel ruolo di esterno, oppure come trequartista, mentre il primo è la classica punta da area di rigore, è l’Inglese di turno. Juric prima che iniziasse la stagione ne tesseva le lodi di Salcedo, lo aveva già notato nel settore giovanile e disse che ha dei colpi straordinari, da fuoriclasse quasi. Entrambi i ragazzi sono ottimi prospetti per il futuro e fatti crescere nel modo giusto senza dargli fretta o pressioni, possono arrivare molto lontano”.

Un altro calciatore che Ivan Juric esalta molto è Armando Izzo. Da quando è tornato in campo il ragazzo nativo di Scampia la squadra ha acquisito più equilibrio tattico. Cos’ha di particolare che lo rende unico nel gioco del Genoa? “Un aspetto che lo rende unico nel gioco del Genoa è senza ombra di dubbio la rapidità, visto che nessuno nella rosa di difensori possiede quella caratteristica e nella squadra di Juric è una dote non da poco. C’è da dire anche che quando tiene la palla tra i piedi sembra quasi un centrocampista, sa impostare, sa andare avanti con molta personalità. Devo essere sincero, sul ragazzo mi ero sbagliato sulla valutazione, quando giocava nell’Avellino, pensavo che era bravo ma non fino a questo punto, ora nel suo ruolo è tra i migliori che ci sono in Italia. Izzo sta dando e farà ancora tanto nel Genoa, grazie alla sua personalità, alle qualità tecniche e una velocità nel breve che lo rendono davvero molto forte e indispensabile per il mister dei rossoblu”.

Mercoledì sera si giocherà a Marassi la sfida tra il Genoa-Napoli, il più classico dei testa-coda. Cosa dovrebbe fare Juric per limitare il gioco azzurro per portare a casa un buon risultato? “Juric dal punto di vista tattico ha uno schema ben definito, non è simile a quello del suo maestro Gasperini, cerca di trovare degli accorgimenti tattici per bloccare le fonti di gioco avversarie, quindi diverse dagli schemi del suo mentore che ora allena l’Atalanta. Contro il Napoli non ti puoi consentire quel lungo palleggio, visto che loro vengono ad aggredirti fin dalla tua area di rigore, rischi grosso e potresti perdere palla e lì son dolori. Giocare contro gli azzurri è davero difficile, se ti abbassi troppo, loro sanno come colpirti con i loro abili palleggiatori e colpirti al momento giusto. Senza dimenticare che se li pressi troppo alti, ma sbagli un solo movimento loro sanno verticalizzare e perciò non sarà facile trovare le giuste contromosse. Per fermare calciatori tecnici come Hamsik o Jorginho, oppure la rapidità delle tre punte, devi fare la gara dell’anno per uscire indenni. Il fattore Marassi potrebbe essere un vantaggio per il Genoa, visto la passione  che produce quello stadio e potrebbe equilibrare le forse in campo. Ovvio però che il Napoli parte nettamente favorito dal pronostico e credo che possa ottenere il bottino pieno”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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